Argentina, un gruppo cinese dell’auto può salvare Curtume CBR

Argentina, un gruppo cinese dell’auto può salvare Curtume CBR

L’automotive cinese può di salvare Curtume CBR. L’apertura è arrivata durante l’incontro con l’ambasciatore argentino Sabino Vaca Narvaja e il presidente della casa automobilistica Chery.  Il manager cinese ha annunciato l’intenzione di investire nello sviluppo di veicoli elettrici e nel settore navale nel Paese sudamericano. Il piano della società cinese prevede anche la possibilità di puntare sulla conceria di Nonogasta.

I precedenti

Chery ha già forti legami con l’Argentina. Come riporta autoblog.com.ar, la società è presente nel Paese sudamericano attraverso la rappresentanza ufficiale del Gruppo Socma, il colosso industriale fondato dall’imprenditore italo-argentino Franco Macrì, padre dell’ex presidente argentino Mauricio. Nel 2008 e nel 2009 proprio Macrì aveva annunciato due investimenti per altrettanti stabilimenti Chery a Buenos Aires e nella provincia del Chaco. Iniziative che però non hanno avuto seguito.

 

 

Salvare Curtume CBR

Da Chery hanno rinnovato l’interesse per alcune iniziative in Argentina. Lo ha annunciato il presidente della società, Yin Tongyue, durante l’incontro con l’ambasciatore argentino Sabino Vaca Narvaja, che a sua volta ha visitato alcune aziende dello Xinjiang per capire la possibilità di investimenti argentini. In questa occasione, come riporta fenix951.com.ar, Yin Tongyue ha espresso “l’interesse dell’azienda a investire nella produzione di auto elettriche e nei cantieri navali di Tandanor e Rio Santiago”, mentre Narvaja ha confermato che Chery sta analizzando la possibilità di entrare in una conceria nella provincia di La Roja per produrre le pelli che userà nei suoi veicoli. (art)

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