Convegno ICEC a Solofra: la sostenibilità dalle parole ai fatti

Convegno ICEC a Solofra: la sostenibilità dalle parole ai fatti

Un’occasione, innanzitutto, per affrontare la sostenibilità della pelle sia sul piano teorico che su quello pratico. Un modo, cioè, per portare il tema dalle parole ai fatti. Ma anche un input per favorire nuove relazioni tra i brand dell’alta moda e i fornitori di materiali. È stato questo, e non solo questo, il convegno organizzato da ICEC, l’istituto di certificazione di riferimento dell’area pelle, a Solofra. L’evento, dal titolo “Le Sfide del Futuro”, si è strutturato in due momenti: il 14 novembre un convegno presso la sala consiliare del comune campano, il 15 un tour nelle aziende del distretto.

Dalle parole ai fatti

Al convegno del 14 novembre, che si teneva davanti a un pubblico di conciatori e brand (in foto a sinistra), hanno preso la parola Sabrina Frontini (direttore ICEC), Diodato De Maio e Gaetano Maffei (DMD Solofra), insieme a Nobile Vignola e Daniela Caracciolo (Vignola Nobile). A rappresentare le istanze dell’alta moda, invece, ci hanno pensato Carlo Tremolada (sustainable sourcing & animal welfare specialist di Kering) ed Enrico Fatarella (environmental product quality manager di LVMH). Tra i temi affrontati ci sono le certificazioni, ZDHC, la biodegradabilità delle pelli, la tracciabilità dei materiali, le origini e le tecniche di lavorazione. Più importante ancora è stato il metodo con cui si sono affrontati gli argomenti: con uno scambio bilaterale volto ad arricchire la reciproca comprensione delle priorità. L’augurio è che sia l’input propedeutico per la più stretta marcia nella stessa direzione: la sostenibilità della moda in pelle.

 

 

Il tour del distretto

L’evento ICEC si è tenuto in presenza proprio per favorire l’incontro personale tra stakeholder. In questo senso si inserisce anche il tour del distretto, occasione per visitare (per alcuni per la prima volta) le concerie e toccare con mano il materiale. I partecipanti hanno fatto tappa presso conceria Carisma, L’OfficinaChimica in Movimento (in foto a destra) e la sede della Fondazione De Chiara De Maio. Hanno fatto conoscenza, dunque, di un distretto sempre più aperto e trasparente, delle sue iniziative culturali e della sua connessione con una regione che, come dimostra la conceria d’epoca romana di Pompei, con la pelle ha una relazione storica.

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