UNIC e ICEC protagonisti del Circular Monitor di SDA Bocconi – VIDEO

UNIC e ICEC protagonisti del Circular Monitor di SDA Bocconi - VIDEO

Lo definiscono “un evento multistakeholder”. Lo hanno ideato con alcuni scopi ben precisi. Primo: “Identificare gli indicatori di performance (KPIs) della circolarità nel settore moda”. Poi: “Evidenziare e diffondere buone pratiche aziendali in tale senso”. Infine: “Valorizzare competenze tecniche, manageriali e scientifiche verso modelli di business sostenibili”. Parliamo del Monitor for Circular Fashion, Osservatorio di ricerca parte del Sustainability Lab SDA Bocconi. La nuova edizione dell’evento, che ieri ha celebrato il suo momento di chiusura, sostenuto da Enel X ha avuto tra i protagonisti UNIC – Concerie Italiane e ICEC, l’istituto di certificazione di riferimento per la filiera della pelle. Al loro fianco c’erano la Commissione Europea (DG GROW), UNECE (United Nations Economic Commission for Europe) e alcuni gruppi e griffe della moda e del lusso. Per esempio: Kering, Ferragamo, Tod’s, Vivienne Westwood.

 

 

Circular Monitor di SDA Bocconi

“In questa ultima edizione – scrive UNIC in una nota -, insieme ad ICEC abbiamo preso parte al KPIs Committee che ha definito i KPIs di circolarità per la supply chain della pelle”. Obiettivo: “Sottolinearne e chiarirne gli elementi tecnici di riconoscimento, valutazione e misurazione”. Il tutto, “in ottica di eco-progettazione e secondo principi di durabilità del bene di consumo, biodegradabilità del materiale ed efficienza produttiva”. Non solo. “Abbiamo contribuito – continua UNIC – alla corretta identificazione dei claim di sostenibilità della pelle in qualità di partner di due nuovi progetti pilota del Monitor”. Il primo è quello che ha coinvolto TOD’s (progetto Re-Gen H) e le pelli di Sciarada. Il secondo vede come protagonista Ferragamo (progetto Traced Leather Varina ballet flat) e le pelli BCN.

 

 

Otto azioni comuni

Nel 2023 il Monitor for Circular Fashion ha coinvolto 26 aziende. Le quali, spiega Francesca Romana Rinaldi, direttrice del progetto, “confermano di continuare a lavorare su 8 azioni comuni”. Eccole, una dopo l’altra. Uno: “Promuovere e implementare modelli di business sostenibili e circolari”. Due. “Continuare a sensibilizzare il consumatore verso modelli di consumo consapevole”. Tre: “Anticipare le normative proposte nella strategia europea per il tessile sostenibile e circolare”. Quattro: “Cercare metodi comuni per valutare e confrontare la performance di sostenibilità dei prodotti”. Cinque: “Migliorare il livello di tracciabilità e trasparenza delle catene del valore attraverso il passaporto digitale”. Sei: “Supportare lo sviluppo di skill per transizione verde e digitale”. Sette: “Aumentare l’accesso e l’interazione con le PMI”. Otto: “Fare educazione sui temi della sostenibilità e della circolarità nel settore moda.” Il report completo del Monitor for Circular Fashion 2023 di SDA Bocconi si può scaricare cliccando qui.

 

 

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