Dani e Montblanc uniscono le forze per il lusso a impatto zero

Dani e Montblanc uniscono le forze per il lusso a impatto zero

Da un lato un gruppo conciario che allestisce un programma di tracciabilità per misurare l’impatto della pelle che produce. Dall’altro una griffe del lusso che sostiene lo stesso progetto, così da compensare 200 tonnellate di Co2 relative alla produzione nel 2020. Dani e Montblanc uniscono le forze nel progetto Create to Change. È la soluzione, spiegano i promotori, “per la compensazione delle emissioni in risposta al Protocollo di Kyoto e per affrontare il cambiamento climatico in posizione di leadership“. La cornice complessiva è la realizzazione di “un futuro completamente sostenibile”.

Dani e Montblanc

“Si chiama Life Cycle Assessment System (LCA) – commenta Giancarlo Dani, presidente e CEO del gruppo conciario (nella foto a sinistra) – il nostro sistema che permette di valutare l’impatto ambientale di un prodotto considerando l’intero ciclo di vita della pelle”. Lo screening va dall’origine alla destinazione. Non si sofferma, dunque, ai soli processi intermedi di produzione e trasformazione che avvengono in conceria. Così è possibile sapere, ad esempio, che per un metro quadro di pelle Dani le emissioni di CO2 sono dovute per il 10% ai processi di concia. Il restante 90% va attribuito agli altri momenti di vita, come allevamento, packaging o trasporto.

 

 

Certificazione e trasparenza

“Dani è la prima conceria al mondo che nel 2011 ha certificato il proprio sistema di LCA con un Environmental Product Declaration (EPD) – continua il manager –. Il documento ci ha riconosciuto come pionieri nella trasparenza. Nonché nella correttezza delle informazioni legate all’impatto ambientale. Create to Change ne rappresenta un’evoluzione: ai nostri clienti, e in primis a Montblanc, offriamo un pacchetto completo che insieme alle migliori pelli made in Italy offre anche la compensazione delle emissioni prodotte per realizzarle”.

L’utilità per la griffe

“Il progetto Create to Change ci permette di avere un impatto reale e misurabile del nostro impegno per offrire prodotti più sostenibili – aggiunge Nicolas Baretzki, CEO Montblanc (gruppo Richemont) –. Siamo orgogliosi di avviare questa iniziativa così importante: il progetto di offsetting sviluppato da Dani ci aiuterà a compensare il 100% del ciclo di vita delle pelli che lavoriamo insieme. L’obiettivo comune è ridurre progressivamente le emissioni attraverso nuovi modelli organizzativi, processi di innovazione, ricerca e sviluppo”.

Compensare l’impatto

Come si compensa l’impatto? Tramite il Clean Development Mechanism (CDM). Il meccanismo, previsto dal Protocollo di Kyoto, permette alle aziende di compensare le proprie emissioni acquistando crediti destinati a finanziare progetti di crescita sostenibile in Paesi in via di sviluppo. L’accesso a questi progetti avviene grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Questa consente l’acquisto di crediti chiamati CERs (Certified Emission Reduction). Un credito equivale ad una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita. L’acquisto dei crediti permette di dare un contributo a posteriori allo sviluppo sostenibile. Montblanc ha deciso di finanziare un progetto in Guatemala, il San Antonio El Sitio Wind Power Project.

Le foto di prodotti Montblanc da Instagram

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