Dordogna: era la capitale della concia, ora rimane solo il museo

Dordogna: era la capitale della concia, ora rimane solo il museo

Un tempo nella regione era la capitale della concia. Ora dei fasti del passato rimane solamente il museo del cuoio. Per secoli il Comune di Bort-les-Orgues, in Dordogna, ha attirato conciatori grazie alla sua posizione strategica sul fiume che dà il nome alla regione. Una lunga tradizione che ha conosciuto la fine nel 1991. Dal ’96, a ricordarla, c’è il museo del cuoio creato dagli ormai ex dipendenti delle concerie.

La capitale della concia

La storia della concia a Bort-les-Orgues ha inizio alcuni secoli fa. La prima vera industria nacque nel 1888 a Font-Grande, nelle vicinanze del ponte centrale che attraversa il fiume Dordogne. Proprio questo corso d’acqua aveva attirato i primi conciatori. Nel 1882 la nuova ferrovia permise a centinaia di operai di raggiungere facilmente la città. Gustav Brun, il fondatore della prima conceria industriale, era proprio tra loro e, come riporta lamontagne.fr (da cui è tratta l’immagine), alla fine divenne il datore di lavoro di altri 10 ex colleghi. In poco tempo il numero di concerie crebbe fino agli anni Settanta.

 

 

Le ultime concerie

Nel 1960 la conceria Bort divenne una delle cinque più importanti di Francia e nel 1970 dava lavoro a quasi 700 persone. In quello stesso anno passò alla fusione con le concerie di Annonay e Le Puy, andando a formare il primo gruppo francese: le Tanneries Françaises Reunites (TFR). La nuova avventura imprenditoriale però non durò molto e nel 1974 dichiarò il fallimento. Nel marzo del 1991 chiuse per sempre i battenti. Era l’ultima conceria della città. Gli ex operai, senza lavoro a quel punto, qualche anno più tardi diedero vita al Museo della concia e della pelle. Dal 1996 l’istituzione ospita ogni anno migliaia di visitatori. (art)

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