E se anche lo Swaziland avesse una conceria? In Africa ci stanno pensando

Anche lo Swaziland potrebbe avere la “sua” conceria. La proposta di creare uno stabilimento nel Paese africano, conosciuto con il nome ufficiale di Regno di eSwatini, è stata avanzata dai vertici di Africa Leather and Leather Products Institute (ALLPI), organismo sovranazionale istituito con lo scopo di sostenere lo sviluppo del settore conciario nell’area Sud del continente, diretto da Nicholas Mudungwe e Harrison Mungay. I due rappresentanti ALLPI hanno avviato uno studio di fattibilità per la costruzione di una conceria in una delle cittadine del regno e hanno radunato attorno alla proposta, tra l’8 e il 12 aprile scorso, un gruppo di 28 esponenti di varie istituzioni: ministero del Commercio e dell’Industria, dell’Agricoltura, della Difesa, Gwamile Vocational and Commercial Training Institute di Matsapha (VOCTIM), Eswatini College of Technology (ECOT), settore artigiano e imprenditori nel campo della pelletteria, del cuoio e dei macelli del Regno di eSwatini. Con loro Mudungwe e Mungai hanno discusso di sviluppo del piano aziendale e implementazione delle piccole e medie imprese presenti nel territorio, una proposta accolta favorevolmente in maniera trasversale e che nei prossimi mesi avrà ulteriori sviluppi, tra cui l’individuazione della possibile location in cui insediare la nuova industria.

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