Generazioni a confronto: Tre Effe Group compie 50 anni

Generazioni a confronto: Tre Effe Group compie 50 anni

Mezzo secolo di storia e un’evoluzione che passa di padre in figlio. Ha appena festeggiato i suoi primi 50 anni, Tre Effe Group, realtà imprenditoriale nata nel 1972 a Santa Croce sull’Arno. In occasione di Lineapelle 99 abbiamo incontrato i titolari, Vilmaro e Daniele Sestini (nella foto), rispettivamente 68 e 41 anni: due generazioni a confronto sulla gestione dell’azienda, convinti dell’importanza di essere sempre aperti al cambiamento. “Non bisogna mai sentirsi arrivati – dice Daniele -. Bisogna affrontare ogni scelta come se tu avessi appena iniziato a lavorare“.

Tre Effe: generazioni a confronto

Qual è la vostra storia?

Tre Effe Group è nata nel 1972 a Santa Croce sull’Arno. Nel 2005 la nostra famiglia è subentrata nella gestione ed è stata anche l’occasione per rinnovare la sede. Abbiamo sempre lavorato per un continuo miglioramento del prodotto. Il nostro punto di forza sono la ricerca e l’innovazione dei materiali. Il prodotto per cui siamo più conosciuti è il vitello scamosciato.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Portiamo avanti due linee. Tre Effe come linea di punta, per un prodotto di lusso, e Leather Trading by Tre Effe, pensata per adattarsi ai look di tutti i giorni, con prezzi più contenuti. I nostri pellami si indirizzano al settore calzatura, pelletteria e abbigliamento. Sia lusso che premium.

Com’è cambiata l’azienda in 50 anni?

C’è stata un’evoluzione e un importante passaggio generazionale. Abbiamo 15 dipendenti, tutti molto giovani. Abbiamo potenziato il personale e spinto verso la digitalizzazione, per stare al passo con il mondo che cambia. Un mondo che richiede tutti i nostri sforzi per ridurre il nostro impatto ed essere più consapevoli nei nostri consumi.

 

 

Chi non si adatta è perduto

Che iniziative avete preso in questa direzione?

Abbiamo certificato le nostre concerie e filiere, e abbiamo creato il nostro progetto sostenibile AWARE: un vitello scamosciato lavabile e antimacchia che garantisce un risparmio nel consumo di acqua, di prodotti chimici e di energia. È “un cambiare non cambiando”. Il cliente si ritrova il prodotto che ha sempre avuto, ma con maggiori funzionalità e più sostenibilità.

C’è una lezione che avete imparato dopo 50 anni?

Abbiamo imparato ad adattarci e non pensare mai di essere arrivati. Non bisogna mai mettere un punto fermo. Si deve continuare ad evolvere secondo le esigenze del mercato. Restare umili.

Com’è lavorare insieme da padre e figlio?

Abbiamo maturato una visione diversa delle cose, modificato le strategie e le scelte secondo un nuovo approccio. Sappiamo che ognuno può dare il suo contributo, ognuno ha il suo ruolo e settore di responsabilità. Bisogna conoscere i propri limiti e lasciare che tutti facciano la loro parte, soprattutto i giovani.

Temete l’impatto della situazione tra Russia e Ucraina?

Abbiamo piani sul tavolo molto positivi, ma ora c’è una grossa incognita e chissà se le cose saranno confermate. Speriamo solo di aver giocato bene le nostre carte in questi ultimi anni. Adesso la forza di adattamento alle varie contingenze internazionali si vedrà molto bene, e le scelte di ognuno saranno messe alla prova.

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