Giulia Boccafogli collabora con Motta Pelli (complice La Conceria)

Giulia Boccafogli collabora con Motta Pelli

Galeotto fu un articolo de La Conceria. Il nostro magazine ha fatto scattare la scintilla di una nuova collaborazione all’insegna dell’upcycling. Protagoniste di questa partnership sono Costanza Motta, della conceria Motta Pelli di Monza (Milano), e la designer di gioielli in pelle Giulia Boccafogli, intervistata a fine 2020. L’azienda brianzola vantava già un progetto di riutilizzo degli scarti di pelle nella produzione di piccoli bijou. Il progetto è divenuto, però, oneroso in termini di tempo e di gestione. Per questo la conceria ha contattato la stilista bolognese, che da anni usava pellami in esubero come suo principale materiale. È stato amore “a prima pelle”.

Motta Pelli

“Il nostro progetto di riutilizzo dei pellami è stato sospeso. Quando abbiamo letto su La Conceria del lavoro di Giulia, abbiamo subito pensato di contattarla – ci racconta Costanza Motta –. È così che è nata la collaborazione. Un modo per noi di diminuire scarti inutilizzati che restano dalla rifilatura delle pelli”. Dal canto suo, la designer cercava un fornitore più stabile, che potesse garantirle un quantitativo di materiale più ampio. “Poter contare su un partner come Motta per l’approvvigionamento dei pellami è un vero valore aggiunto per me – spiega Boccafogli –. Prima di tutto perché c’è una tracciabilità e poi per il tipo di etica che nel tempo hanno sposato. Il mio cliente tiene questi elementi in grande considerazione”.

 

 

Non chiamatelo scarto

Boccafogli riceve periodicamente un certo quantitativo di ritagli con i quali costruisce orecchini, bracciali e collane. “Non ha richieste specifiche sui nostri pellami, le diamo una fornitura mista – dicono da Motta –. Da quello che ci dice lei, non ha senso selezionare lo scarto, è lo scarto che determina la collezione, non il contrario”. Da questo concetto nascono pezzi unici e molte edizioni limitate. “In passato non sempre la parola scarto era ben recepita. Lo scarto di lusso non veniva preso in considerazione – spiega Boccafogli – . Adesso si è invertita completamente la tendenza. C’è una grande attenzione all’upcycling. L’educazione ha accelerato in questa direzione”.

Nuovi progetti upcycling

“Grazie all’articolo uscito su La Conceria è nata anche un’altra opportunità – racconta Boccafogli –: una collaborazione, ancora in fase di definizione, con un’azienda di pellami per l’arredamento. Nella mia carriera mi è capitato spesso di uscire su riviste, ma questa è stata la prima volta che una pubblicazione mi ha portato dei contatti così belli e affini al mio mondo”. (mvg)

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