Gucci Demetra “è vera sostenibilità?” si chiede Valter Peretti

Gucci Demetra “è vera sostenibilità?” si chiede Valter Peretti

Ieri Gucci ha lanciato Demetra, il materiale che definisce “rivoluzionario” e che “incarna la sua continua ricerca di innovazione” in ambito sostenibile. Demetra, scrive la griffe, è “animal-free” e “realizzato principalmente con materie prime sostenibili, rinnovabili e bio-based”. Sarebbe, sostiene Gucci, un esempio di vera sostenibilità. Ma è proprio così? La domanda se la pone Valter Peretti, titolare dell’omonimo gruppo conciario veneto e vicepresidente UNIC – Concerie Italiane.

È vera sostenibilità?

“Si continua a predicare la sostenibilità – commenta Peretti -. Poi, per produrre un materiale alternativo alla pelle si abbattono le foreste? Noi conciatori recuperiamo lo scarto dell’industria alimentare, lo nobilitiamo, eppure questo è considerato meno sostenibile del creare un materiale nuovo, tra l’altro abbattendo alberi. Finché l’umanità continuerà a mangiare carne, ci saranno pelli da raccogliere e trasformare, evitando che rimangano rifiuti da dismettere. Recuperarle è la vera sostenibilità”. Gucci ha spiegato che il suo ciclo di produzione avviene in conceria, cosa ne pensa? “Penso sia ininfluente dove si produca: è il concetto alla base che non sta in piedi. A questo punto credo sia fondamentale che ci si metta davvero attorno a un tavolo con le griffe per parlare di vera sostenibilità. Considerando, tra l’altro, che oggi ci chiedono di conferire ai pellami performance incredibili, quasi che con una borsetta si debba andare in guerra. Per ottenerle, inevitabilmente, si finisce per ricoprire con film plastici la naturalità della pelle. Quanto è sostenibile anche questo?”.

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