La Green Week racconta il valore sostenibile della pelle italiana

La Green Week racconta il valore sostenibile della pelle italiana

Raccontare il valore sostenibile dell’industria conciaria italiana. Oggi prende avvio la nuova edizione della Green Week. In altre parole, il Festival della Green Economy di Parma, la cui conclusione è prevista il prossimo 11 luglio. Un’occasione per raccontare il top delle produzioni sostenibili italiche. Un evento che rinnova il suo appuntamento con UNIC – Concerie Italiane e con alcune realtà imprenditoriali che l’8 e il 9 luglio apriranno le porte a chi vuole scoprire di persona l’eccellenza della pelle nazionale.

La Green Week

Dal 2011 la Green Week esplora a 360 gradi gli orizzonti della green economy. La manifestazione si divide in due parti. Nei primi 3 giorni si articola in un tour alla scoperta delle “Fabbriche della Sostenibilità”. Successivamente, approda a Parma per il Festival della Green Economy accogliendo ospiti di alto profilo e varia provenienza: economia, finanza, istituzioni. Denominatore comune della loro presenza: la sostenibilità. Tra questi c’è UNIC – Concerie Italiane insieme alle concerie Dani e Montebello, all’impianto Medio Chiampo e a Dal Maso Group.

 

green week

 

Il valore sostenibile della pelle italiana

Venerdì 9 luglio (ore 15) avrà luogo il primo evento che racconta il mondo conciario. Protagonisti: Fulvia Bacchi (direttore UNIC), Viola Dalle Mese (direttore marketing Conceria Montebello), Giancarlo Dani (amministratore delegato Dani) e Patrizia Pierro (Servizio Legale e Marchi UNIC). Insieme animeranno il seminario dal titolo “Pelle, ecopelle, plastica e materiali alternativi: il valore delle parole. Chi è più green’?”. Sempre il 9 luglio (ore 18) Luigi Culpo (direttore generale Medio Chiampo), Giuseppe Fongaro (coordinatore attività di ricerca e laboratorio di Montebello) e Fabiana Orlandi (Servizio Ambiente UNIC), si confronteranno sul tema: “La risorsa idrica: un bene da difendere”. Terzo appuntamento con la concia: sabato 10 luglio (ore 11.30). Andrea Sapri (responsabile Ambiente Sicurezza ed Energia di Dani) discuterà di circular economy durante l’incontro “Da scarto a risorsa, un concreto contributo all’economia circolare”. Con lui ci saranno Pietro Succol (environmental manager Dal Maso Group) e Giacomo Zorzi (direzione Veneto UNIC).

Porte aperte

L’itinerario fisico alla scoperta della pelle italiana vede UNIC come capofila e si snoderà all’interno del distretto conciario vicentino. Primo step: la visita agli stabilimenti di Dani e Montebello per esplorare tutte le fasi della lavorazione della pelle dal grezzo al finito. Seconda tappa: Medio Chiampo, impianto di depurazione industriale a totale partecipazione pubblica che tratta i reflui industriali delle concerie della zona. Terzo passaggio: la trasformazione dei prodotti di scarto della lavorazione conciaria. Ad aprire le porte sarà Dal Maso Group, tra i principali operatori a fianco delle concerie venete che recupera e valorizza diverse categorie di rifiuto. Per esempio, sale e fanghi nell’impianto tecnologico di Arzignano, recentemente rinnovato. Obiettivo: riutilizzare il sale per il disgelo stradale e inertizzare i rifiuti conciari per renderli idonei allo smaltimento.

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×