La pelle turca ha due problemi: l’export e la materia prima

La pelle turca ha due problemi: l'export e la materia prima

La pelle turca ha due problemi. Innanzitutto, è crollato l’export. Prima la Francia, poi l’Iran e, infine, la Cina hanno gradualmente ridotto la domanda di articoli in pelle dalla Turchia dall’inizio dell’anno ad oggi. Nel frattempo, le previsioni sulle macellazioni legate alla Festa del Sacrificio (30 luglio – 3 agosto) dicono che i numeri saranno in calo.

La pelle turca ha due problemi

Nei giorni scorsi l’agenzia di stampa menafn.com ha diffuso i dati del ministero del Commercio della Turchia relativi all’export di prodotti finiti in pelle. Tra gennaio e maggio 2020 le vendite con destinazione Francia hanno registrato una diminuzione del 36,25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente i ricavi da questo mercato sono stati di 15,9 milioni di dollari. Nel solo mese di maggio le esportazioni verso il Paese europeo sono crollate del 65,8% se confrontate con quelle del 2019. A maggio i clienti iraniani hanno proprio annullato gli ordini. Nei primi 5 mesi dell’anno le esportazioni di pelletteria verso l’Iran sono scese dell’84,93% su base annua, determinando incassi per 1,09 milioni di dollari. Tuttavia, secondo gli operatori, le vendite verso il Paese mediorientale sarebbero riprese a giugno. In questo stesso arco temporale le vendite verso la Cina sono diminuite del 28,16% rispetto a un anno fa.

Sacrificio dimezzato

Nel frattempo i fedeli musulmani si preparano all’Eid-Al-Adha, la Festa del Sacrificio in programma dal 30 luglio al 3 agosto. Secondo le previsioni degli operatori del settore, scrive Leatherbiz, a causa della pandemia le macellazioni rituali dovrebbero calare drasticamente. Quest’anno il numero di capi macellati, tra bovini, ovini e caprini, dovrebbe essere di una percentuale compresa fra il 50 e il 60% inferiore rispetto al solito. Nel corso del 2019, in questa occasione, vennero sacrificati circa 1 milione di capi di bestiame e 3 milioni tra pecore e capre.

 

 

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