Super Bowl, il vero protagonista è il pallone: Sport Illustrated ne racconta il percorso, dalla concia al campo

“È auto-evidente, ma non si potrebbe giocare a football senza i palloni da football. Eppure le persone non prestano attenzione allo strumento protagonista delle oltre 1,5 milioni di partite organizzate da NFL sin dalla sua fondazione nel 1941”. Sarà andata così anche in occasione della 53esima edizione del Super Bowl, quando i New England Patriots hanno battuto 13 a 3 i Los Angeles Rams e si sono aggiudicati il titolo di campioni. La notte (italiana) del 3 febbraio tutti gli occhi si saranno concentrati sull’intramontabile Tom Brady, ma non sull’oggetto che “misura 28 centimetri di lunghezza e 56 centimetri di circonferenza nel suo punto più largo” e che “pesa tra i 390 e i 420 grammi a seconda dello spessore dei quattro pannelli di pelle”. Ci pensa Sport Illustrated, allora, a mettere il pallone da football al centro della scena, in un reportage sul lavoro che c’è alle sue spalle e su tutta la filiera, genuinamente made in the US, che dagli allevamenti bovini porta fino alla fabbrica Wilson.
Come si fa un pallone
Il viaggio della rivista sportiva parte ad aprile in un ranch dell’Ohio, dove due manzi di razza Holstein da oltre 5 quintali l’uno sono condotti al macello già selezionati perché il loro derma diventi pelle per pallone da football. Qui è già presente il personale di Gerten Fur & Hides, la società che commercializza la pelle grezza: sono loro ad essere attenti che il macchinario che separa la pelle dalla carcassa non lo danneggi. Ma questo dell’Ohio è solo uno degli esempi possibili: la materia prima conciaria per i palloni NFL arriva anche da Texas, Kansas, Nebraska e Ontario.
La concia
Dopo essere stata messa sotto sale, la materia prima è affidata a Horween Leather, conceria di Chicago che ha un legame storico col football statunitense: negli anni ’20 del Novecento uno dei figli del fondatore giocava nella squadra dell’università di Harvard. Horween Leather, unico fornitore di Wilson, segue tutte le fasi della lavorazione: dopo la prima concia al cromo, le pelli semilavorate sono vagliate e, a seconda delle caratteristiche, indirizzate alle diverse destinazioni d’uso. Quelle scelte per i palloni da football sono poi spaccate, rifinite, tagliate in pannelli e lavorate con un macchinario che conferisce la superficie tipica.
Pronte per il campo
A questo punto il percorso della pelle è quasi completo: Wilson ha uno stabilimento da 130 addetti che produce 25.000 palloni l’anno. Non tutti destinati alla NFL, la lega professionistica: una quota del 20% è commercializzata. Il più fortunato ha calcato il prato della finale del Super Bowl.

 

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