Toscana, approvato il via libera per sostenere il settore conciario

Toscana, approvato il via libera sostenere il settore conciario

Attivare prima possibile strumenti e misure in grado di sostenere l’intera filiera della moda, a partire dal settore conciario. È l’obiettivo finale del documento riguardante la risoluzione sulle criticità del settore conciario, con particolare riferimento al distretto di Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola, approvato dal Consiglio Regionale della Toscana. Il documento che contiene le istanze del settore conciario riferite nel corso di un’audizione svoltasi nei primi di maggio, come abbiamo scritto qui.

Approvato il via libera per il settore conciario

Dalla Regione Toscana c’è il via libera a sostenere la concia. L’atto di indirizzo approvato a maggioranza dal Consiglio Regionale impegna la Giunta e il presidente ad attivarsi nei confronti del Governo affinché vengano individuati strumenti e misure in grado di sostenere l’intera filiera. Il primo impegno è quello di costituire un Tavolo Regionale sulla crisi del settore moda “per individuare azioni in grado di sostenere il distretto conciario, ma anche di sviluppare politiche economiche e industriali per salvaguardare e sostenere l’intera filiera toscana della moda”. Tavolo che è stato convocato per la sua prima riunione il 29 maggio.

 

 

Provvedimenti-ponte

L’obiettivo è quello di assicurare al distretto provvedimenti-ponte per traghettarlo fino al 2025, anno in cui si prevede la ripartenza della fashion industry. Supportare le aziende per salvaguardare l’occupazione, come? Per esemopio, attraverso la rinegoziazione dei finanziamenti in essere e un accesso al credito più agevole. Queste sono alcune delle proposte avanzate nel corso dell’audizione e che dovranno essere valutate dal Tavolo. Tra le altre proposte, ci sono l’estensione straordinaria della Cassa Integrazione, l’introduzione di strumenti di finanza alternativa a supporto del territorio e misure di politica attiva del lavoro (fonte NoveFirenze). Infine, c’è anche la richiesta di un’attenzione specifica al Governo nazionale affinché riconosca la centralità del distretto conciario toscano.

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