Per lo meno il Covid ha bloccato pure la filiera italiana del fake

Per lo meno il Covid ha bloccato pure la filiera italiana del fake

La verità è in un numero. Nel primo semestre del 2020 la Guardia di Finanza ha sequestrato “solo” un milione di prodotti moda contraffatti (230.000 le calzature). La cifra, in assoluto, non sembra bassa. Ma in termini relativi, cioè a confronto con il trend degli anni immediatamente pre-pandemici, lo è eccome. Insomma, il Coronavirus ha arrecato danni enormi all’economia legale, come sappiamo. Ma ha bloccato pure la filiera italiana del fake. Lo registra un report di Confindustria Moda, che non può considerare risolto il problema della contraffazione, ma, per lo meno, lo osserva boccheggiare.

La filiera italiana del fake

La pandemia, in un certo senso, è stata democratica. Nel senso che il lockdown e le misure di social distancing, osserva il Sole 24 Ore, hanno impedito le attività delle imprese legali, ma anche di quelle criminali. Il ministero dell’Interno conferma che nel primo semestre del 2020 i reati legati alla contraffazione in generale sono calati del 43%. Va pur osservato che l’economia illegale si è adeguata ai tempi, diversificando le attività, unendo quello che già sapevano fare (la moda falsa) alle nuove esigenze del mercato . “Nel cercare mascherine non a norma, i militari si sono imbattuti anche in falsi griffati – racconta il quotidiano economico e finanziario –. A fine 2020 la GdF ha scoperto, a Torino e provincia, due sartorie illegali e un negozio dove venivano confezionate e vendute mascherine di tessuto e articoli con marchio contraffatto del calibro di Chanel, Armani e Louis Vuitton”.

Lo scenario

Il fenomeno della moda fake, dicevamo, prima della pandemia era in netta ascesa. Nel 2016, ricorda Confindustria Moda, le forze dell’Ordine hanno sequestrato in tutto 26 milioni di articoli. Nel 2018 il bottino di guerra era salito a oltre 52 milioni di prodotti confiscati. Sulla base dei dati OCSE, l’associazione datoriale valuta che ogni anno il business della contraffazione macina 5,2 miliardi di euro, con un danno da 1,3 miliardi per le aziende manifatturiere. Il Covid è stato un inciampo per la criminalità, ma questo non vuol dire che sia uscita di scena.

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