Hong Kong: lusso giù del 24% a luglio, CHANEL rinvia la Cruise

Ancora proteste a Hong Kong e il lusso crolla

A Hong Kong il caos continua. Come previsto dagli esperti di politica internazionale, il ritiro del disegno di legge che avrebbe consentito l’estradizione in Cina non è bastato per placare l’ira dei manifestanti. Al punto che, nei giorni scorsi, le prorteste sono sfociate in veri e propri scontri con le Forze dell’ordine.

Danni di lunga durata
Fitch Ratings
ha declassato il rating della città da AA+ ad AA. Non solo: ha abbassato le previsioni da “stabili” a “negative” sollevando dubbi sulla sua governance in base al principio “un Paese, due sistemi“. Secondo Fitch, le proteste hanno causato “danni di lunga durata” alla “percezione globale della qualità e dell’efficacia del sistema di governance della città”.

Luglio, il lusso è crollato
Le vendite del lusso a Hong Kong sono crollate a luglio: -24,4%. A dare i numeri è l’ufficio statistico della metropoli. I dati mostrano come il crollo del lusso sia non solo molto rumoroso, ma anche superiore alla media generale dei consumi, scesi nello stesso mese dell’11,4% su base annua. Nel particolare della moda, le vendite di abbigliamento sono calate del 13% e quelle dei grandi magazzini del 10,4%. A subire il caso, quindi, sono soprattutto le boutique delle griffe.

CHANEL rinvia lo show
CHANEL ha ufficializzato ciò che la stampa specializzata aveva già scritto. La presentazione della Cruise Collection 2020, in programma a Hong Kong il 6 novembre, è stata spostata “più avanti” e in un “momento più appropriato”. Quando? “Dipende dalla situazione”, ha dichiarato a WWD Bruno Pavlovsky, presidente delle attività moda della maison francese. (mv)

Foto Shutterstock

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