La scelta di Gimmi, lo sfogo di Diego, l’intransigenza di Chanel

La scelta di Gimmi, lo sfogo di Diego, l’intransigenza di Chanel

Sul tavolo, per tutta la settimana, ci sono state le preoccupazioni per le conseguenze, presenti e future, dell’ultima emergenza internazionale: la guerra in Ucraina. C’è stata un’esposizione in Kazakistan (La Moda Italiana@Almaty) che ai suoi 50 espositori ha dato qualche feedback, se non positivo, perlomeno interessante. C’è stato Gimmi Baldinini, uno che di Russia se ne intende, che ci ha spiegato perché non aderisce alle sanzioni. Al contrario di Chanel che, invece, ha fatto scalpore (con corteo di accese polemiche) per aver deciso di prenderle alla lettera nel modo più assoluto possibile. Poi, è arrivato Diego Della Valle che si è messo in coda a Patrizio Bertelli (CEO di Prada) nello strigliare la politica italiana. Infine, entrando direttamente nel contesto conciario, la notizia della settimana è indubbiamente quella che riguarda l’Executive Committee di LWG, alias Leather Working Group. Al suo interno, infatti, tra i 4 rappresentanti del mondo conciario, è stata eletta Renata Sartori, AD del Gruppo Mastrotto.

La scelta di Gimmi

Sui nostri account social l’intervista a Gimmi Baldinini di mercoledì 6 aprile, ha scatenato un dibattito serrato. Non poteva essere altrimenti, visto che il vulcanico imprenditore romagnolo ci ha spiegato perché non ha la minima intenzione di chiudere i suoi negozi in Russia. Paese che, per le scarpe, rappresenta una sorta di patria elettiva.
Leggi qui la nostra intervista:
https://www.laconceria.it/calzatura/baldinini-resto-in-russia-per-vendere-le-mie-scarpe/

 

 

Lo sfogo di Diego

Diego Della Valle è stato ospite all’Università IULM di Milano. E ha avuto parole per tutto e tutti. Parole dolci per LVMH (e sappiamo perché). Parole forti, di critica, per la politica e il sistema bancario italiano. La prima, perché “ogni volta che alza la voce qualcuno che fa le automobili gli va subito dietro dandogli quello che serve”. Il secondo, “perché non ha agevolato la creazione di un polo nazionale del lusso” e non “sta a sentire i singoli imprenditori.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/lusso/della-valle-flirta-con-lvmh-e-bacchetta-politica-e-banche/

L’intransigenza di Chanel

Per qualcuno si tratta di un epic fail. Per altri di un esempio da seguire. Sarà. Intanto la decisione di Chanel di non vendere i suoi accessori ai russi, non solo a casa loro, ma in qualsiasi parte del mondo si trovino, ha scatenato una bufera. La griffe ha dovuto diffondere in fretta una nota per spiegare la decisione. Modelle e influencer russe hanno invaso il web con video nei quali fanno a pezzi le sue borse. Chi cerca di ragionare sulla decisione con maggior freddezza ne fa una questione che oscilla tra la discriminazione e il reato contro la privacy.
Leggi qui il nostro approfondimento:
https://www.laconceria.it/lusso/lembargo-di-chanel-non-vende-ai-russi-neanche-fuori-dalla-russia/

 

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