Paura ad Arezzo: in fiamme anche Lem, si ipotizza incendio doloso

Paura ad Arezzo: in fiamme anche Lem, si ipotizza incendio doloso

Malgrado gli sforzi, va in fiamme anche Lem. L’azienda galvanica che sorge nei pressi dello stabilimento di Valentino a Bucine (Arezzo) ha subito danni ingenti a causa di un incendio. Secondo le prime ricostruzioni pare il rogo abbia avuto inizio all’interno dell’azienda stessa, e proprio questa ipotesi fa preoccupare gli inquirenti: la procura ha aperto un fascicolo per incendio doloso. Ai primi di aprile, mentre le fiamme divoravano il centro di produzione di Valentino, quello di Lem aveva subito dei danni a causa del calore sprigionato dall’incendio. Gli interventi per contenere l’espansione dell’incendio sembrano aver funzionato. L’incendio della Lem sarebbe quindi un secondo rogo.

In fiamme anche Lem

La notte di giovedì 8 aprile un incendio ha devastato lo stabilimento di Lem Industries nella zona industriale di Levane, nel comune di Bucine. Il rogo, secondo quanto riporta corrierefiorentino.corriere.it, presenterebbe molte analogie con quello che ha distrutto il centro di produzione Valentino una settimana prima, accanto a cui la Lem sorge. Quando le fiamme colpirono l’edificio della griffe, che oggi può contare sul supporto di Prada, i vigili del fuoco lavorarono per evitare che l’incendio si estendesse proprio all’azienda galvanica. Con successo. Per questo l’ipotesi è quindi che questo di Lem sia un nuovo rogo, indipendente dal primo.

 

 

La reazione

“Il nostro gruppo è una comunità, inserita in una comunità più grande – è il commento di Daniele Gualdani, amministratore unico di Lem –. Per questo con molta emozione dico che dopo tre giorni di lavoro continuativo per settantadue ore, al fine di riorganizzare le linee produttive, posso assicurarvi che oggi tutte le persone di Lem sono al lavoro, regolarmente. È di fatto di un solo giorno il fermo produttivo causato dall’incendio”.

Le indagini

Il corrierediarezzo.corr.it riporta che in Lem gli investigatori avrebbero rilevato segni di effrazione. E il sindaco di Bucine, Nicola Benini, spiega a corrierefiorentino.corriere.it che “questa volta si tratta di un caso diverso di un incendio diverso”. Perché? “Il fuoco è partito dall’interno”. La Procura di Arezzo, come riporta quinewsarezzo.it, ha pertanto aperto un fascicolo ipotizzando il reato di “incendio doloso”. Si profila la possibilità che dietro ai due roghi potrebbe esserci una mano occulta. (art)

Immagini su concessione dell’azienda e da Valdarnopost

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