Verona, Jumbo sostiene i dipendenti nella spesa per le baby sitter

Verona, Jumbo sostiene i dipendenti nella spesa per le baby sitter

A Verona Jumbo sostiene la spesa per le baby sitter dei suoi dipendenti. Di modo che i figli possano restare a casa mentre i genitori vanno al lavoro. Anche al tempo del Coronavirus il calzaturificio di San Martino Buon Albergo dà l’esempio. L’azienda veneta offre già ai suoi impiegati un abbonamento in palestra.

La spesa per le baby sitter

“L’idea è partita durante una riunione con tutte le maestranze, 130 dipendenti, per dare un aggiornamento sulla situazione legata al Coronavirus” racconta la responsabile del personale Marina Danieli. Il 70% dei dipendenti dell’azienda sono donne. “Tutti hanno assicurato la loro presenza e l’impegno, salute permettendo, nonostante la complessa gestione di famiglia e figli in questo periodo – continua Danieli –. E l’azienda ha voluto fare la sua parte per venire loro incontro”. Tutti i dipendenti dell’azienda che hanno figli di età compresa tra 0 e 14 anni potranno chiedere un contributo per il periodo in cui le scuole saranno chiuse. L’azienda sosterrà le loro spese per la baby sitter con 5 euro per ogni ora di servizio nella fascia oraria di apertura del calzaturificio, vale a dire dalle 7 alle 17.30.

Impegno partecipato

Per dare forma concreta nel pieno rispetto delle norme, l’azienda ha sottoscritto un accordo con i rappresentanti sindacali e con la collaborazione di Confindustria Verona e della Uiltec. I vantaggi di questa iniziativa riguardano la stessa azienda. Il calzaturificio Jumbo vanta infatti clienti come Brunello Cucinelli, D&G, Balenciaga, Raf Simons, Versace e Adidas. Brand a cui l’azienda può dunque assicurare la continuità nella produzione. (art)

 

 

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