Alle radici del calcio ci sarebbero la concia e un gioco medievale

Alle radici del calcio ci sarebbero la concia e un gioco medievale

Alle radici del calcio ci sarebbero le concerie. Ne è convinto Kevin Lognoné, consulente nel settore del turismo di lusso e appassionato di storia. Di ritorno da un viaggio di lavoro in Qatar, il professionista francese ha iniziato a ricercare le origini del celebre sport. Scavando nel passato, è arrivato a un piccolo paese della Normandia che in antichità ospitava un distretto conciario.

L’antenato violento

Lognoné ha studiato quanto già raccolto sull’origine del calcio. Secondo molti esperti questo sport sarebbe una sorta di evoluzione del Soule, gioco praticato in Normandia poco prima dell’anno Mille. I partecipanti si sfidavano in spazi enormi, delle dimensioni di interi villaggi, e ogni squadra poteva contare fino a 200 giocatori. Al centro dell’azione c’era una palla in cuoio. L’obiettivo era portare la sfera oltre una meta, spesso un muro, lontano chilometri da dove il gioco iniziava. Per farlo, le squadre si scontravano duramente in una vera e propria lotta. Le partite duravano a volte giorni interi.

Radici del calcio

Secondo le ricerche di Lognoné, il Soule avrebbe origine nel borgo di Pont-Audemer. “Per molto tempo l’economia di Pont-Audemer ha avuto come protagonista la lavorazione della pelle – spiega il professionista ad actu.fr –. Almeno dal Medioevo, le concerie hanno operato sfruttando le acque dei canali della città, corsi d’acqua che le conferiscono un’aria di Venezia normanna. Qui circa 150 artigiani sciacquavano le pelli alla fine del XVIII secolo”. Per Lognonè proprio questi conciatori avrebbero dato vita al primo pallone usando le pelli conciate con la corteccia di quercia. Un gol vecchio di mille anni. (art)

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