Giocattolo o scherzo? Questo topo in pelle ha “solo” 2.000 anni

Giocattolo o scherzo? Questo topo in pelle ha “solo” 2.000 anni

Giocattolo o scherzo? L’interrogativo arrovella gli esperti specializzati in reperti di epoca romana. L’oggetto della loro incredulità è piccolo, è in pelle ed è emerso da quello scrigno archeologico che risponde al nome di Vindolanda, antico forte romano a sud del Vallo di Adriano.

Giocattolo o scherzo?

Il manufatto riproduce un topolino ed è stato rinvenuto nel 1993 nei pressi del forte romano di Vindolanda, non lontano dalla città britannica di Hexham. Il sito archeologico risale al 120 d.C. Fino ad oggi i ricercatori lo conservavano insieme a molti altri reperti in pelle nel museo locale. L’oggetto, come racconta The Guardian, oltre ad assomigliare a un piccolo roditore ne rispetta anche le misure. E pare che originariamente avesse forma tridimensionale, ma poi sarebbe stato schiacciato. A destare l’interesse degli archeologi è il fatto che prima d’ora non erano mai stati rinvenuti oggetti simili tra i reperti ascrivibili agli antichi romani. Ora la domanda riguarda il suo utilizzo. Secondo alcuni l’oggetto sarebbe un giocattolo per bambini. Secondo altri uno scherzo  per spaventare chi soffre di musofobia, cioè la paura dei topi.

Le opinioni

“Se si tratta di uno scherzo è molto convincente – commenta la ricercatrice Barbara Birley a The Guardian -. Se stavi lavorando in una stanza buia, dato che a quell’epoca non disponevano di una grande quantità di luce interna, avreste sicuramente potuto scambiarlo per un topolino”. Il piccolo animale, del resto, era piuttosto diffuso in quei luoghi. “Quando gli edifici del granaio di Vindolanda sono stati scavati, nel 2008, abbiamo scoperto le ossa di migliaia di topi sotto i pavimenti degli edifici dove vivevano e banchettavano. E anche tra le spighe di grano che erano cadute dalle lastre di pietra negli scantinati degli edifici – spiega Andrew Birley, direttore degli scavi -. Quindi è meraviglioso che 2.000 anni fa qualcuno abbia realizzato un topino in pelle con cui giocare ispirandosi all’ambiente circostante”.

Immagine tratta da theguardian.com

Edit: Nella prima stesura del testo per un errore di battitura è stata indicata come datazione del reperto il 12 d.C. anziché 120. Ci scusiamo per il disguido

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