I segreti dei rotoli di Qumran svelati dal DNA della pelle

I segreti dei rotoli di Qumran svelati dal DNA della pergamena

La risposta ai segreti dei rotoli di Qumran arriva dal DNA della pelle. Un gruppo di ricercatori dell’università di Tel Aviv sta analizzando dei frammenti di pergamena rinvenuti tra gli anni Quaranta e Cinquanta sulle rive del Mar Morto. Un puzzle complicatissimo per risolvere il quale stanno analizzando le sequenze genetiche delle pelli usate come materiale scrittorio.

I segreti dei rotoli di Qumran

Le ricerche effettuate nella prima metà del Novecento hanno permesso di rinvenire 25.000 parti di pergamena in 11 diverse grotte nel sito di Qumran (Cisgiordania). Alcuni di questi frammenti sono talmente piccoli da contenere, per esempio, una sola lettera. Ricostruire il testo è quindi molto difficile. Per riuscire nell’impresa i ricercatori dell’università di Tel Aviv, il cui studio è pubblicato dalla rivista scientifica Cell, hanno pensato di analizzare il DNA delle pelli.

Le scoperte

La prima grande scoperta è che la materia prima non appartiene alla stessa specie animale. E quindi in molti casi proviene da località diverse in base alla diffusione degli allevamenti. Ciò ha permesso di affermare che alcuni frammenti ritenuti finora parte del libro di Geremia, un testo contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana, sono in realtà indipendenti tra loro. Alcuni sono infatti scritti su pelle di pecora. Altri su pelle di mucca. L’analisi, come evidenzia nationalgeographic.com, ha permesso inoltre di distinguere la diversa firma genetica di differenti greggi di pecore. Lo studio potrebbe quindi aiutare a ricostruire percorsi e attività dei gruppi di credenti ebraici presenti lungo le rive del Mar Morto nella seconda metà del I secolo. (art)

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