Ascesa e declino di Made.com, dall’IPO al fallimento in un anno

Ascesa e declino di Made.com, dall’IPO al fallimento in un anno

Un fiore che evidentemente sta appassendo. Un annuncio in home page (“Non prendiamo più ordini”), che non lascia spazio all’immaginazione. Che segna l’ascesa e soprattutto il declino di Made.com. La piattaforma britannica specializzata nella vendita di mobili e complementi d’arredo online è in liquidazione. Il primo novembre il titolo alla borsa di Londra è stato sospeso. Quotato a giugno 2021 con un valore di 775 milioni di sterline, ha visto la quotazione della singola azione passare da 2 sterline a 0,5 pence.

Il declino di Made.com

Troppe scorte accumulate per provare ad accorciare i tempi di consegna e l’abbandono del modello di business just in time. Questa una delle ragioni del crollo di Made.com, fondata nel 2009 da Brent Hoberman con altri tre soci, già ideatore di Lastminute.com. Nel 2022 Made.com aveva anche acquisito Trouva, marketplace inglese di articoli per la casa e regali. L’e-commerce dei mobili belli, di design e poco costosi ha vissuto il boom durante il lockdown. Ma il ritorno alle attività in presenza e naturalmente il carovita hanno segnato la crisi di Made.com. Lo spettro del licenziamento per 700 dipendenti è ormai realtà. Serve un nuovo acquirente: che in questi mesi non è stato trovato. (aa)

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