La forza di Baxter si basa sulla pelle: “Quell’alba in conceria…”

La forza di Baxter si basa sulla pelle: “Quell'alba in conceria...”

La storia di Baxter, azienda lombarda del mobile imbottito, è una storia di successo. Lo dicono i suoi numeri, circa 50 milioni annui di fatturato e 100 addetti, così come lo dimostra il prestigio del brand. Paolo Bestetti, co-fondatore e CEO dell’azienda, riconosce che la forza di Baxter si fonda sulla competenza in fatto di pelle: materiale conosciuto a fondo, sfruttato in tutte le sue potenzialità, portato verso nuove prestazioni.

La forza di Baxter

L’importanza della pelle per Baxter si traduce anche in una storica connessione con le concerie fornitrici. “In famiglia avevamo già fondato l’azienda Living Divani – racconta Bestetti al magazine Architectural Digest –. Ricordo mio zio Luigi che da ragazzino mi faceva svegliare alle cinque del mattino per andare con lui in conceria: arrivavamo, trovavamo gli stabilimenti ancora chiusi, restavamo lì, fuori al freddo, e io non capivo il perché”. Il motivo, col senno di poi, è più semplice da comprendere: si trattava di stringere legami forti e solidi con chi i bottali li fa girare. Non sempre i rapporti sono stati semplici, ma il lieto fine c’è sempre: “Per anni ho avuto un direttore di conceria che, quando Baxter era agli esordi, non mi dava retta, diceva che le mie idee non avrebbero funzionato – ricorda -. Oggi i suoi figli sono a capo del mio ufficio tecnico, e sviluppano ogni prodotto insieme a me”.

Progetti futuri

Quale pelle piace di più a Baxter? “Usiamo tori provenienti dal Nord Europa – risponde il CEO –, dove gli allevamenti sono più piccoli e i capi più sani. Il toro perché, non attraversando la gravidanza, mantiene le fibre esterne più compatte”. La visione del materiale è anche innovativa, dicevamo: “Una delle sfide più recenti è stata la collezione outdoor realizzata in pelle – conclude Bestetti –. Abbiamo allargato le fibre del cuoio per permettere all’acqua di entrare e uscire naturalmente. Ci piace l’idea che pian piano si ingrigisca, come fa il legno”.

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