Il flop al MOC: in Germania il mercato della scarpa è complicato

Il flop al MOC: in Germania il mercato della scarpa è complicato

Il flash dalla Germania è questo: i negozi sono chiusi e il mercato è complicato. Munich Orderdays, esposizione in corso al MOC di Monaco in sostituzione di Essenz, lo conferma: pochi visitatori e ordini ridotti al lumicino (come si vede nella foto a destra). Dal 18 al 20 aprile nuovo test per il mercato con Gallery, ma permangono dubbi e perplessità. Oggi a Istanbul parte Aymod, che si chiuderà sabato 3 aprile. La manifestazione metterà in contatto gli espositori italiani presenti con il mercato di Russia e paesi CSI.

Il mercato è complicato

Gli organizzatori di Munich Orderdays hanno bypassato le restrizioni imposte dal governo tedesco. Hanno allestito degli showroom con un sistema di appuntamenti individuali permessi dalla conformazione della struttura del MOC-Munich Order Center. Presenti diversi marchi italiani in forma autonoma o tramite la rappresentanza di agenti tedeschi. “I risultati rispecchiano il mercato con pochi buyer che hanno visitato la manifestazione e ordini col contagocce – dice Fabio Fonti del marchio Violafonti –. I negozi sono chiusi da tempo e il blocco è stato esteso fino al 18 aprile. Le vendite delle calzature destinate alla stagione invernale sono state molto limitate. I dettaglianti non hanno nemmeno aperto i pacchi contenenti le calzature per primavera ed estate. Come pretendere che facciano degli acquisti?”. La situazione vissuta a Monaco potrebbe ripresentarsi tra qualche settimana a Düsseldorf, dove dal 18 al 20 aprile è in programma Gallery Shoes & Fashion. “Potrebbe cambiare solo se ai negozi fosse concessa la possibilità di aprire” chiosa Fonti.

 

 

Appuntamento turco (con finestra russa)

Sono 14 le aziende italiane impegnate da oggi all’appuntamento fieristico di Aymod, in programma a Istanbul (Turchia) fino a sabato 3 aprile. La manifestazione si svolge in presenza e la speranza dei calzaturieri italiani è quella di poter incontrare i clienti russi e quelli provenienti dall’area CSI. Questi, infatti, possono raggiungere la capitale turca senza eccessivi problemi. (mv)

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