La dinamicità della Corea è reale: questa fiera lo dimostra

La dinamicità della Corea è reale

Italian Fashion Days in Korea sta rispettando le aspettative. La Corea non è più un mercato di nicchia per il lusso e per la moda di tutto il mondo. L’acquisto di Farfetch da parte di Coupang ne ha certificato anche l’ascesa dal punto di vista distributivo. Il mercato coreano è uno dei pochi che negli anni scorsi ha visto aumentare l’import di calzature e (soprattutto) di borse made in Italy. Pur in un contesto globale poco favorevole come quello attuale, la fiera che si svolge a Seoul (dal 31 gennaio a domani 2 febbraio) sta confermando la dinamicità della Corea.

La dinamicità della Corea è reale

Sono 61 i marchi italiani che stanno esponendo i loro prodotti all’interno del nuovo padiglione The Platz presso Coex, il principale centro fieristico-espositivo di Seoul. Tra questi anche lo specialista di calzature maschili Aldo Bruè. “La nuova location è molto bella. Fino adesso abbiamo preso alcuni contatti interessanti. Il lavoro poi, eventualmente, si concretizzerà nel nostro showroom” afferma Francesco Grassi che sottolinea la modernità della manifestazione fieristica. Non solo per la sede, ma anche nell’organizzazione, che prevede soprattutto, attività di networking. “In definitiva ritengo che Italian Fashion Days in Korea stia mantenendo le aspettative della vigilia. È chiaro che ci troviamo di fronte un mercato non semplice. Per cui occorre un po’ di tempo per farsi notare e farsi conoscere, ma sono fiducioso che pian piano i risultati arriveranno”. Per altri operatori presenti il giudizio sul salone coreano è meno positivo. Soprattutto se paragonato alle scorse edizioni che si sono svolte in un contesto migliore e con maggiore euforia da parte dei buyer.

 

 

Diversificazione in corso

“Si percepisce una forte tendenza del mercato coreano alla diversificazione del portafoglio prodotti. Questo è un fattore cruciale per le aziende italiane di medie-piccole dimensioni. PMI che offrono un prodotto di qualità e con un interessante contenuto di design e che, quindi, hanno grandi potenzialità commerciali su questo mercato” commenta Sergio Tamborini, presidente SMI-Sistema Moda Italia, associazione da poco uscita da Confindustria Moda.

Il passpartout coreano

Per Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, “le aziende presenti stanno presidiando con grande attenzione quello che di fatto è un mercato trend setter per l’Estremo Oriente. Un mercato che ha una distribuzione retail molto strutturata e diversificata”. Ceolini conferma come quello coreano appaia come “un mercato complesso che richiede azioni e strategie commerciali dedicate. L’iniziativa di Seoul è il passepartout che garantisce alle pmi italiane di accedervi con successo e concretizzare le occasioni di business”. (mv)

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