Lineapelle 99 apre le danze e disegna una nuova normalità

Lineapelle 99 apre le danze e disegna una nuova normalità

La nuova normalità si presenta a Lineapelle che oggi, martedì 22 febbraio, ha aperto le porte della sua edizione numero 99. Due anni di pandemia, dicono gli espositori, stanno facendo ordine sui mercati, che trasversalmente allineano la domanda verso prodotti più naturali. Il contesto, così, appare favorevole alla pelle che cavalca il desiderio di un “ritorno alla libertà” da parte dei consumatori. ma anche di riscoperta della natura, del bello, della qualità e della durevolezza dei beni acquistati. Lineapelle 99, così, sta offrendo uno spaccato di questo “mondo nuovo”, in cui fashion e stile si riprendono la scena.

Lineapelle disegna una nuova normalità

“Siamo confidenti che si possa ritornare alle presenze del passato, anche di più – spiega Leonardo Traversi della conceria La Patrie dopo le prime ore di fiera -. I mercati sono altalenanti, come lo sono ormai dal 2020. Si alternano momenti di picco frenetico a calma assoluta. Tracciando una linea, il trend è di crescita esponenziale – continua -. Si nota anche la richiesta proveniente da nuovi progetti, dato che i magazzini accumulati nel 2020 si stanno esaurendo. Non possiamo parlare di rimbalzo, ma di ripresa sì”. Il “ritorno al passato” è anche ciò che intravede Paolo Nardini di Primorpelli: “Siamo tornati ai livelli del 2017-2018 – dice -. Non siamo i soli, ma non è una situazione comune a tutti purtroppo. Ci hanno salvato le firme del lusso nel 2020 e adesso gli Stati Uniti che sono ripartiti a livelli pre-Covid. L’America non si è mai fermata, nel periodo più grave della pandemia i nostri clienti americani avevano mantenuto gli ordini comprando prodotti già testati ma in palette colori diverse. Adesso, soprattutto dopo Lineapelle New York, sono ripartiti ordini importanti su prodotti nuovi. Ciò si traduce in un forte incremento del fatturato, grazie alla pelletteria e agli interni di borse e fodere per le sneaker del lusso”.

 

 

Cosa buona e generalizzata

La ripresa è buona e generalizzata” spiega Lara Toscano di Gruppo Mastrotto. “Pelletteria e calzatura, quindi il settore fashion, stanno mostrano i segnali più interessanti dopo qualche tempo in cui era l’arredo ad aver sostenuto maggiormente l’attività delle concerie. Molti brand sono in evoluzione e cercano anche un nuovo posizionamento sul mercato, cosa che per noi è motivo di stimolo nella ricerca di soluzioni innovative“. A confermare una ripresa generalizzata è anche Giancarlo Dani, CEO del Gruppo Dani. “Tutti i settori sono in miglioramento, soprattutto l’automotive – sottolinea -. Ciò che colgo è la crescita nella ricerca di un prodotto naturale, in generale. Poi, la salubrità che può offrire la pelle, materia prima amica dell’ambiente, non ha eguali”. “Per il mondo della calzatura sportiva gli ultimi due sono stati anni molto positivi e le prospettive che ci riportano i clienti sono di un trend che proseguirà almeno fino alla fine di quest’anno” spiega Graziano Marana, direttore generale Emmedue. “La tendenza è globale – continua -, ma forse il mercato più nuovo è quello asiatico, dove il matrimonio tra praticità e stile sta premiando molto i nostri clienti che operano in quell’area”.

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