Il mercato a Lineapelle: “Qui l’offerta è completa”. Calzatura e pelletteria in cerca di qualità, abbigliamento di nicchia. Automotive ok, opportunità per l’imbottito

Alla ricerca della qualità, per la vastità dell’offerta o per ragioni logistiche, Lineapelle riunisce conciatori da tutto il mondo ed è in cima ai taccuini di designer, buyer e responsabili prodotto globali: qui si incontrano e montano gli input da tutti i comparti. Sofie D’Hoore è un brand belga total look che produce abbigliamento e accessori per donna. “Frequento la fiera di Milano perché è la più completa – dice Federica Richiardone, product manager –. Abbiamo 350 punti vendita e cresciamo soprattutto grazie ai mercati asiatici e mediorientali”. Dal Gruppo Mastrotto confermano che il settore automotive attraversa un andamento positivo, mentre Roberto Pagini di Kosmopell spiega che per la destinazione dell’imbottito “le possibilità di crescita ci sono, a patto di sapersi inserire nel segmento più alto di mercato”. Esperienze diverse che trovano a Fieramilano Rho una forma di sintesi. “Preferisco frequentare Lineapelle perché è la fiera che propone l’offerta maggiore ed è logisticamente più efficace per i miei clienti – spiega Fotis Petridis, trader di pelli di una società con base a Salonicco –. La manifattura greca? Va molto meglio che 5 anni fa, ma peggio di 20”. (rp)

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