Rischia di saltare il ritorno a settembre del Salone del Mobile

Rischia di saltare il ritorno a settembre del Salone del Mobile

Il tanto auspicato ritorno a settembre del Salone del Mobile rischia di saltare. Ora che dal Governo arrivano le rassicurazioni necessarie affinché le fiere, già dal 15 giugno, possano tenersi in presenza, nell’ente organizzatore milanese scoppia la tempesta. La componente di quanti ritengono troppo dispendiosa una kermesse in tarda estate ha alzato la voce. Claudio Luti, presidente del Salone dal 2017 e fautore del ritorno dal 5 al 10 settembre, si è dimesso. Ora la parola definitiva passa al CdA.

Il ritorno a settembre

“Mi sono impegnato in questi anni per affermare la manifestazione come raffigurazione del sistema a livello internazionale – è il messaggio che Luti affida a una nota stampa –. Ma non ci sono più le condizioni per perseguire una mia visione di compattezza del settore per il bene comune. Rispetto le decisioni di tutti, ma non condivido la volontà di non fare squadra in un momento così delicato. Tanto meno quella di rinunciare a provare a definire un percorso concreto per fare del Salone il simbolo della ripresa del Paese”. Stando a quanto riportano le ricostruzioni giornalistiche, sono due gli argomenti del partito dei perplessi in seno all’ente organizzatore. Il primo riguarda le possibilità di successo di una fiera allestita in pochi mesi, quando gravano ancora molte incognite sulla possibilità dei buyer esteri di partecipare all’evento. Il secondo, poi, l’utilità di un appuntamento intermedio quando è ormai prossimo quello nella sua data naturale (cioè aprile 2022).

 

 

I timori di Milano

Non si sa ancora come finirà la contesa, se vincerà la fazione di chi vuole annullare l’appuntamento di settembre o si affermerà chi lo vuol organizzare in ogni caso. Di certo la possibilità che salti il Salone del Mobile tiene molti osservatori in apprensione. A cominciare da Giuseppe Sala, sindaco di Milano. “Le dimissioni del presidente Luti non sono di certo un buon segnale – dice dai suoi canali social –. Se il dubbio (degli scettici, ndr) è che il loro investimento non avrà il ritorno degli anni precedenti, non è un dubbio, lo so bene anche io. Però noi sono mesi che stiamo lavorando per approntare protocolli sanitari, per pensare alle questioni logistiche, per mettervi in condizione di partecipare”. Da Palazzo Marino, che punta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione del Salone, temono che altri eventi fieristici del design possano approfittare della situazione per rubare quote di mercato a Milano.

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