“Bravo Invest ha in programma due acquisizioni nella pelle”

"Bravo Invest ha in programma due acquisizioni nella pelle"

Nel dicembre 2020 ha acquisito il controllo di Vesta Corporation. Attraverso la conceria il polo degli accessori in metallo e plastica ha aggiunto la pelle al proprio universo. A metà giugno è arrivato il 60% della microfibra Lyliane, marchio dell’azienda padovana Lorenzi. L’investitore è il fondo di private equity Bravo Invest, che ha nel mirino nuove operazioni nel settore della pelle. Mauro Vacchini (nella foto), fondatore e managing partner del fondo, ci racconta programmi e strategie.

Ormai Bravo Invest è un player importante della filiera della moda…
Sì, da 5 anni a questa parte stiamo investendo nel settore della moda in maniera importante. L’obiettivo è acquisire la maggioranza all’interno delle PMI a monte della filiera. Intendiamo poi svilupparle attraverso aggregazioni di aziende con coerenza strategica. Oggi la moda pesa oltre il 50% dei nostri asset.

È così facile acquisire le PMI?
No, è difficile. Specialmente se parliamo di PMI che sono spesso un tutt’uno col titolare. Quando arriviamo cerchiamo subito di spiegare con chiarezza quali sono i nostri programmi e ciò che vorremmo fare. La capacità di dialogo e di empatia con l’imprenditore è fondamentale. La cosa difficile è partire fin da subito col piede giusto, in piena armonia e chiarezza di intenti con l’imprenditore, che spesso resta coinvolto nella gestione. Portiamo all’interno delle aziende acquisite il nostro management per renderle indipendenti dall’imprenditore di riferimento (anche per poi poterle rivendere).

Come affrontate queste difficoltà?
Il processo pre acquisizione dura molto tempo, anche un anno. Ma spesso l’imprenditore fa fatica a cambiare modus operandi, perché ha sempre fatto così e in una azienda che va bene. I macro temi sono due: l’aspetto generazionale (se l’imprenditore non ha un successore) e quello culturale. Portiamo una nuova cultura che si integra con quella precedente per accelerare il processo di crescita.

Come selezionate le aziende?
Siamo opportunisti, come tutti i fondi e chiunque voglia fare acquisizioni. Investiamo primariamente in Italia su aziende moda rivolte all’export, che svolgono attività B2B e che fanno parte della filiera che abbiamo costruito.

Chi sono i vostri clienti?
I grandi gruppi della moda, i top brand del lusso che ci danno garanzie per il futuro. Grandi gruppi che spesso hanno il mal di testa a relazionarsi con molte piccole aziende italiane di cui non possono fare a meno. Gli stessi grandi gruppi che vedono di buon occhio il rafforzamento delle PMI.

Qual è l’andamento delle aziende fin qui acquisite?
MTW Holding, che comprende Metalworks, FGF, Mengoni & Nassini (le famiglie ex proprietarie sono tuttora coinvolte nella gestione delle aziende), ha perso dal 20 al 30% di fatturato nel 2020. Ma quest’anno è già ben oltre i livelli del 2019. Anche Lorenzi recupererà nel 2021 il terreno perso l’anno scorso.

Poi c’è Vesta Corporation…
L’abbiamo acquisita nel dicembre 2020. È un progetto giovane nel quale vediamo delle opportunità. Vorremmo replicare ciò che abbiamo fatto con gli accessori e costituire un polo della pelle attorno a Vesta con altre due acquisizioni. Creeremo un progetto di crescita e di rafforzamento attorno a Vesta.

Quali sono le prospettive della moda più in generale?
Ci sono aspettative importanti da settembre in poi. Se ripartirà il turismo sarà ancora meglio. Il macro settore ha dei fondamentali positivi. (mv)

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