Sauro Gabbrielli, CEO di Vesta, spiega l’operazione Bravo Capital

Sauro Gabbrielli, CEO di Vesta, spiega operazione Bravo Capital

La volontà di dare continuità al proprio progetto aziendale, puntando lo sguardo oltre le necessità del presente. Si muove in questa direzione la decisione di Vesta Corporation, conceria di Ponte a Egola, di cedere il 70% del proprio capitale al fondo Bravo Capital Partners. Un’operazione che il fondatore e CEO di Vesta Corporation, Sauro Gabbrielli (che rimane socio di minoranza con una quota del 30%), ci spiega in questa intervista.

L’operazione Bravo Capital

Come nasce questa operazione?

Nasce dalla volontà di creare una struttura aziendale solida, finalizzata alla sua continuità. Non ho eredi, ho 62 anni e era il momento di pensare al futuro. Quindi ho sposato l’idea di questo progetto.

Perché proprio “questo progetto”?

Abbiamo studiato per almeno due anni le possibili dinamiche di un’operazione di questo tipo. Poi siamo passati alla trattativa conclusa nei giorni scorsi, che è durata circa un anno e mezzo. Mi è piaciuto subito il progetto, perché mette in primo piano crescita e sviluppo e ruota tutto intorno a Vesta Corporation.

Guardare avanti

Questa operazione è, quindi, uno step ulteriore del percorso avviato con l’ampliamento strutturale di un anno fa?

Sì: un percorso di rimodernamento che un anno fa è coinciso con l’ampliamento dei reparti produttivi e, in particolare, della rifinizione. Poi, abbiamo aperto uno showroom che, visto il modo in cui ci siamo ritrovati a lavorare a causa della pandemia, si è rivelato una scelta quasi visionaria. E di progetti in cantiere ce ne sono tanti altri…

In che modo, alla luce di Covid (e non solo), oggi una conceria può rafforzare la propria dimensione di mercato?

Guardando avanti. Oggi, se non guardi avanti, sposando una strategia di crescita e sviluppo diventa impossibile mantenere la velocità del mercato. Bisogna essere in grado di essere sempre più interessanti agli occhi della clientela. A maggior ragione nella situazione che stiamo vivendo in questo momento.

La filiera della pelle è da tempo protagonista di acquisizioni e processi di aggregazione aziendale: questo trend continuerà anche nel prossimo futuro?

A livello di settore si sente parlare di tante possibilità in corso. Noi abbiamo studiato con grande attenzione la nostra e, ora, siamo riusciti a dar vita a un’operazione che dà importanza al nostro gruppo con nuove possibili acquisizioni.

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