Convergenze parallele: Prada e Richemont lavorano al dual listing

Convergenze parallele: Prada e Richemont lavorano al dual listing

“Convergenze parallele”, si può dire citando Aldo Moro. Su presupposti diversi e con obiettivi differenti, Prada e Richemont lavorano al dual listing. Il primo gruppo, che ha già dichiarato pubblicamente l’obiettivo, non ha ancora risolto le complessità burocratiche della duplice quotazione a Hong Kong e Milano. Il secondo, di recente coinvoltO in voci circa il merger con LVMH, potrebbe approdare alla Borsa di Johannesburg già il prossimo maggio.

 

 

Prada e Richemont lavorano al dual listing

Il gruppo Prada è quotato dal 2011 alla Borsa di Hong Kong. A inizio anno ha ammesso (ipotesi già comparsa sulla stampa) di lavorare per l’IPO a Piazza Affari. “Stiamo studiando la fattibilità del progetto”, diceva il CEO in pectore Lorenzo Bertelli. Sono passati due mesi, ma le questioni tecniche sono ancora da risolvere. “Il progetto resta all’ordine del giorno – affermano da Prada a Il Sole 24 Ore –: si continua a lavorare ai problemi tecnici e burocratici”. L’obiettivo, sintetizza il quotidiano, è “offrire agli attuali possessori di azioni Prada e agli investitori futuri le migliori condizioni di trasparenza e facilità delle transazioni sulle due piazze”. È molto più avanti Richemont, dicevamo. Il gruppo elvetico, già in Borsa a Zurigo, ha annunciato l’intenzione dell’IPO secondaria in Sudafrica (patria del CEO Johann Rupert), dove la quotazione sostituisce il programma di certificati di deposito (depository receipt programme). L’obiettivo in questo caso è semplificare alcuni aspetti delle attività finanziarie del gruppo. E chissà che conseguenze avrà sulla presunta liaison con LVMH.

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