Ecco chi ha vinto la sfida UNIC alla UniTrento School of Innovation

Ecco chi ha vinto la sfida UNIC a UniTrento School of Innovation

La fine di un progetto che diventa premessa per la sua evoluzione. La conclusione di una sfida che regala a tutti i partecipanti entusiasmo, consapevolezza e nuovi stimoli. È giunta al termine la challenge lanciata da UNIC – Concerie Italiane agli studenti della School of Innovation dell’Università di Trento. Obiettivo: trovare “idee fresche e innovative” spiega UNIC, “per comunicare l’innovazione responsabile che caratterizza l’industria conciaria italiana”. Quindi: riuscire a “migliorare la percezione comune dei suoi processi e prodotti”. Ecco chi ha vinto.

Ecco chi ha vinto la sfida

Il progetto prevedeva la divisione in gruppi degli studenti e due step operativi. Primo: un incontro di revisione preliminare dei progetti degli studenti. Secondo: il momento in cui “ogni gruppo presenta la soluzione ideata al challenge provider. Il quale deciderà quale, a suo parere sia la migliore e potrà adottarla nella propria realtà, senza alcun vincolo”. La sfida ha coinvolto 15 studenti (nella foto) provenienti da tutto il mondo (a destra nella foto). In sintesi, in arrivo da: Italia, Spagna, India, Ukraina, Russia, Egitto, Francia, Giappone, Finlandia, Bangladesh. UNIC ha decretato, a fronte di un parterre di idee molto interessanti, la vittoria del progetto Make Every Hide Count elaborato dal Team 2. Partecipanti: Edoardo Ruvolo (Economia Gestionale, Trento), Evgeniya Shmalenyuk (Master Human & Computer interaction, Trento), Jin Wang (Ingegneria e Management delle Acque a Tolosa).

Make Every Hide Count

Make Every Hide Count si traduce nella creazione di una sorta di UNIC Virtual World. In altre parole, spiega UNIC, “una piattaforma web accessibile a chiunque e che si aggiorna periodicamente. In essa sarà possibile interagire, anche attraverso tecnologie di realtà virtuale, per rispondere a domande sul processo conciario e l’identità della pelle. Ma anche esprimere scelte che consentiranno di accumulare punti sostenibilità che dimostreranno quanto l’utente ha capito della concia e della sua impronta green”. Informazione ed educazione condivisa, dunque.

Esperienza entusiasmante

“L’esperienza della Challenge con la School of Innovation dell’Università di Trento è stata davvero emozionante – commenta Giacomo Zorzi, referente UNIC per il progetto -. Per noi è stato un grande piacere incontrare gli studenti e apprezzare la loro freschezza e la loro genialità. La passione che hanno dimostrato è stata per noi la conferma importante che l’industria conciaria italiana è in grado di generare stupore e interesse per un materiale e un settore che si impegnano veramente per essere responsabili. La loro passione è stata per noi il regalo più bello”. Oltre ad alcuni interventi teorici, gli studenti hanno “toccato con mano” il processo visitando Conceria Montebello, Corichem, Medio Chiampo e ILSA.

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