CRV pesa, ma Natuzzi smentisce la delocalizzazione in Romania

CRV pesa, ma Natuzzi smentisce la delocalizzazione in Romania

Natuzzi smentisce la delocalizzazione. Non ci sono progetti di offshoring in Romania. Ma è reale la difficoltà nel reperire i materiali dai fornitori. È il dato che emerge dalla call conference di lunedì 27 luglio tra i sindacati, le RSU e i rappresentanti aziendali di Natuzzi.

Natuzzi smentisce la delocalizzazione

Una riunione che per il momento dovrebbe placare lo stato di agitazione per il ricorso alla CIGO. La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, richiesta a causa della pandemia, ha fatto il paio nell’ultimo mese con le voci di spostamento di materiali di lavorazione dallo stabilimento di Laterza in Puglia verso i due siti rumeni, a Bucarest e Cluj. Ma la cassa integrazione avrebbe altre ragioni, e lo spiega in una nota Cobas-LP: “L’azienda ha altresì precisato che attualmente non si riesce a completare le 5 giornate lavorative a settimana, in quanto parecchi fornitori stentano ancora nel riprendere a pieno ritmo la fase post-lockdown”.

 

 

L’impatto della pandemia

Prima che CRV irrompesse anche nei delicati equilibri in corso di ristabilizzazione in casa Natuzzi, a novembre del 2019 l’azienda aveva quasi raggiunto l’obiettivo 0 esuberi. Il risultato era figlio del piano del 2018, necessario per scongiurare 1.500 licenziamenti. Quel piano prevede anche un percorso di riqualificazione professionale per 468 lavoratori, da destinare alla lavorazione del poliuretano nello stabilimento di Altamura o in quello di Ginosa, dove si assemblano le parti in legno dei divani Natuzzi. Per questi operai dopo le vacanze estive sono previste le visite mediche e nell’autunno 2020 la formazione on the jobs. Intanto per settembre è in programma una nuova Cabina di Regia al MISE per verificare l’andamento del piano industriale siglato nel 2018 per salvare Natuzzi. Segni piccoli, ma confortanti, sul fronte della liquidità finanziaria della Natuzzi – segnala ancora la Cobas-LP – , è l’erogazione prevista per il 7 agosto del salario di luglio al 100% agli operai, mentre nei mesi scorsi i versamenti sono avvenuti in due tranche mensili. (aa)

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