Bernstein, chi vince la guerra delle vendite a prezzo pieno

Bernstein, chi vince la guerra delle vendite a prezzo pieno

Ritoccare i listini è facile. Vendere i prodotti a prezzo pieno è la parte difficile del retail di moda. Tutti i marchi dell’alto di gamma praticano pochi sconti e aspirano ad aumentare la distribuzione full price: ne va dei conti e del posizionamento del marchio. Bernstein ha pubblicato un report che analizza la “disciplina dei prezzi”, verificando le performance dei negozi e dei social media dei vari marchi. Ecco cosa ha visto.

I prezzi e la crescita organica

Con il report sui prezzi, Bernestein misura quanto i marchi e le piattaforme online stiano spingendo su promozioni e sconti. Questo indicatore non è fine a sé stesso. Ma è un elemento che contribuisce a conoscere la crescita organica dei brand. Se ci sono più vendite a prezzo pieno la crescita sarà più alta. Viceversa, se il marchio dovesse fare affidamento ai ribassi, la sua crescita ne uscirà influenzata negativamente. In generale Bernstein ci dice, come riporta MF Fashion, che la maggior parte dei marchi sta arrancando sulle piattaforme full-price.

 

 

Moncler e Kors campioni

Ma chi va meglio e chi fa fatica? Tra le etichette prese in esame, la società di ricerca e analisi premia Moncler. Il marchio guidato da Remo Ruffini è il migliore nelle vendite a prezzo pieno. Con una spinta “particolarmente forte in Cina”. Bene anche Tod’s, Loro Piana e Prada. E anche Burberry. Faticano, invece, Salvatore Ferragamo e Givenchy. Nel settore off-price, Michael Kors segna la performance migliore, ma è anche sul gradino più basso della scala del lusso del panel considerato (mv)

Foto dai social di Tod’s

 

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