Bruno Pavlovsky a tutto campo: “Chanel non vende, non si quota e acquisirà ancora”

No a capitali esterni. Sì ad altre acquisizioni. Da Chanel continua quella che potrebbe essere definita come “la stagione della trasparenza e del dinamismo”. Dopo aver diffuso per la prima volta in 108 anni di storia i suoi principali dati di bilancio (rivelando un fatturato prossimo ai 10 miliardi di dollari) la griffe francese sta avvertendo sempre più l’esigenza di comunicare al mercato e, con il tradizionale “savoir faire”, di aggredirlo. Ecco anche perché Bruno Pavlovsky, presidente della Divisione Moda di Chanel, è intervenuto su alcune questioni che riguardano la maison posseduta dalla famiglia Wertheimer. Il manager ha dichiarato a MFF, prima di tutto, che “maison Chanel non sarà venduta né verrà quotata”. Poi, ha parlato delle passate e delle future acquisizioni. Quella, recentissima, del gruppo conciario spagnolo Colomer, per esempio: “Colomer è specializzata nella lavorazione wet-blue, è la numero uno al mondo per la qualità nel trattamento delle pelli di agnello fondamentali per i nostri accessori”. Lo stesso Pavlovsky ha rivelato che Chanel prevede altre acquisizioni nel settore della manifattura e ne ha già individuato il target: “Ci sono realtà molto piccole dal grande savoir faire che potrebbero scomparire domani ed è nostro dovere tutelarle”. Controllo di filiera e, allo stesso tempo, valorizzazione della sua tradizione ed eccellenza. (mv)

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×