Capri vuole che Versace sia una top griffe della pelletteria

Capri vuole che Versace sia una delle top griffe della pelletteria

Le borse spingono Versace oltre le aspettative. Al punto che: “Il nostro obiettivo è quello di posizionare Versace come una top griffe di pelletteria di lusso” dice agli analisti il CEO di Capri Holdings, John Idol. “In termini di redditività, siamo circa 18 mesi in anticipo rispetto alle nostre previsioni iniziali” continua Idol, soddisfatto dei dati registrati dal gruppo USA nel trimestre luglio-settembre 2022. Ma la situazione in Cina induce prudenza. Non a caso Capri Holdings ha ridotto le aspettative per l’intero anno.

Una  top griffe della pelletteria di lusso

I ricavi di Versace hanno raggiunto i 308 milioni di dollari, +9,2% a cambi attuali e +27,7% a cambi costanti. “Siamo rimasti soddisfatti della performance del marchio, poiché sia i ricavi sia il margine operativo hanno superato le nostre aspettative” commenta Idol. Il CEO del gruppo ha precisato che nel trimestre in questione le vendite di accessori da donna nel canale retail sono aumentate di circa il 60% rispetto all’anno precedente. Bene anche la performance delle calzature. “Versace ha continuato a guadagnare autorevolezza come marchio di calzature di lusso da donna”. Questa strategia ha portato benefici sulla redditività del marchio “molto, molto più alta di quanto ci aspettassimo”.

Non solo Versace

Ma Capri non è solo Versace. I ricavi di Jimmy Choo sono stati pari a 142 milioni di dollari, +3,6% rispetto all’anno scorso. “In linea con le nostre aspettative, mentre il margine operativo è stato migliore del previsto” commenta Idol. Per Michael Kors, le entrate sono state di 962 milioni di dollari, +9,2%. Anche in questo caso, ricavi in linea con le attese e marginalità che ha superato le stime.

La Cina invita alla prudenza

Complessivamente, Capri Holdings ha registrato un aumento delle entrate dell’8,6% incassando 1,41 miliardi di dollari nel secondo trimestre fiscale e superando le attese degli analisti, scrive Footwear News. Il gruppo USA ha, però, ridotto le prospettive per il resto dell’anno fiscale a causa di un contesto macroeconomico sempre più incerto, di cambi valutari sfavorevoli e del rallentamento del business cinese causa restrizioni pandemiche. Invece, riguardo ai costi di produzione, Idol ha precisato: “Non vediamo un aumento dei costi dei materiali. Questo potrebbe essere uno dei vantaggi del dollaro più forte”. (mv)

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