Cavalli ancora in stand by: dopo 3 mesi il Tribunale tace

Roberto Cavalli, ancora in stand by la vendita

La crisi di Roberto Cavalli è ancora di stretta attualità. A rischio, infatti, ci sarebbero i 200 lavoratori in forza al brand tra Milano e Firenze. Il motivo: a 3 mesi dall’annuncio della vendita al fondo Dubai Investment Vision (proprietà Damac Properties), il Tribunale non ha ancora approvato il Piano di Ristrutturazione e la cessione non può avvenire.

L’allarme
A lanciare l’allarme sono le organizzazioni sindacali FILCTEM-CGIL e FEMCA-CISL. Ritengono “incomprensibile e inaccettabile” il fatto che “a oggi non ci sia stata l’omologa del Tribunale di Milano al Piano di Ristrutturazione del debito presentato dall’azienda”. Senza tale omologa non ci può essere l’acquisto e, quindi, non si possono conoscere “le reali intenzioni della nuova proprietà. Se non ci sarà uno sblocco immediato della situazione, chiederemo, con la mobilitazione, un tavolo istituzionale per evitare che sia ulteriormente a rischio la continuità dell’azienda e il futuro delle 200 famiglie coinvolte dalla vicenda”.

La rassicurazione
Gian Giacomo Ferraris
, CEO di Roberto Cavalli, ha spiegato che “siamo nei tempi previsti dalla procedura. Prevediamo una risposta al più presto. Siamo pronti a metterci al lavoro non appena riceviamo l’approvazione” ha continuato il manager (fonte modaes.es). Lo scorso luglio, Dubai Vision Investment ha firmato un contratto vincolante per l’acquisizione del 100% di Roberto Cavalli. Investimento stimato: circa 160 milioni di euro. L’acquisto di Roberto Cavalli mise fine a diversi mesi di speculazioni. (mv)

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