Dumas è sereno perché Hermès vende ai ricchi, non agli arricchiti

Dumas è sereno perché Hermès vende ai ricchi, non agli arricchiti

Axel Dumas è sereno. Il CEO di Hermès nel corso dell’assemblea degli azionisti (Parigi, 30 aprile) ha spaziato sullo scenario di mercato. A trecentosessanta gradi: dalla polarizzazione all’importanza delle dimensioni, dal rallentamento della crescita del gruppo fino alla fiducia nella Cina. Malgrado il contesto per molti critico, lui vanta i motivi di certezza del brand che dirige.

Perché Dumas è sereno

Che il mercato del lusso stia vivendo un periodo di cambiamenti lo ha confermato anche Dumas: “Le persone non acquistano più beni di lusso in base al loro reddito, ma in base alla loro ricchezza”. Il CEO di Hermès ha avvertito come la “crisi del settore immobiliare” avrà un impatto maggiore sulla spesa rispetto al rallentamento della crescita economica. Ma ha anche descritto la maggiore polarizzazione del lusso. All’inizio del suo mandato (giugno 2013) solo pochi punti percentuali separavano gli operatori più forti da quelli più deboli. Oggi i migliori potrebbero registrare guadagni annuali del 20% e i peggiori scivolare del 20%, come riporta WWD. Che è un po’ quello che è accaduto nel primo trimestre 2024 tra la stessa Hermès e Gucci, ad esempio.

 

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Le dimensioni sono importanti

Dumas ha anche enfatizzato i vantaggi dell’avere una certa dimensione. Quali? Si può investire molto nella produzione, distribuzione e comunicazione. E quindi conquistare una quota maggiore di consumatori e di mercato. I ricavi di Hermès sono quasi triplicati negli ultimi dieci anni. Il prezzo delle azioni è decuplicato, raggiungendo i 2.300 euro al 30 aprile. Alcuni hanno ipotizzato una divisione dell’azione per favorire l’ingresso di nuovi investitori privati. Ma Eric de Seynes, presidente del consiglio di sorveglianza, non è d’accordo e ha risposto che per il momento questa possibilità non è sul tavolo. Lo riporta Les Echos.

Crescita moderata

Dumas, 53 anni, rappresenta la sesta generazione della famiglia fondatrice, ha evidenziato anche una certa moderazione della crescita. Nel 2023 è stata del 20,6%, rispetto al 23,4% del 2022 e al 41,8% del 2021. E ha attribuito questa discesa “all’esaurimento dell’euforia post-pandemia”. Ma proprio commentando il mercato asiatico, lo stesso manager ha affermato: “Credo che in Asia ci sia una dinamica molto forte, con una classe media in crescita. Sono piuttosto ottimista per quanto riguarda la crescita futura del nostro settore”. (mv)

In foto, da hermes.com, l’illustrazione realizzata per la griffe da Stuart Patience

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