Ferragamo: orgoglio e flessibilità per il +10,3% trimestrale

Ferragamo: orgoglio e flessibilità per il +10,3% trimestrale

“Essere indipendenti ti dà orgoglio e flessibilità“. Sono parole di Michele Norsa (a destra nella foto Imagoeconomica), vicepresidente esecutivo di Salvatore Ferragamo, pronunciate durante la conference call con gli analisti di ieri. Oggetto: i risultati conseguiti dalla griffe italiana nel primo trimestre 2021. Calzatura e pelletteria restano il focus dell’azienda che non esclude la nomina di un nuovo direttore creativo. E spiega come vuole crescere, perché vede un futuro migliore davanti a sé.

Orgoglio e flessibilità

“È chiaro che i gruppi più grandi hanno beneficiato della loro organizzazione, forza finanziaria e presenza globale durante la pandemia – continua Norsa (fonte WWD) -. Ma, in un momento come questo, un’azienda monomarca di medie dimensioni può trarre vantaggio dalla propria riorganizzazione”. Il motivo? “In un mercato delle scarpe da donna molto frammentato, con aziende che stanno scomparendo o perdendo quote di mercato, credo ci sia ancora interesse per l’unicità di Ferragamo. Il ritorno dei turisti in Italia ci darà nuove opportunità nel breve termine e saremo in grado di riconquistare la posizione che avevamo in passato”.

Il primo trimestre

Micaela Le Divelec Lemmi, CEO della griffe, ha sottolineato come calzatura e pelletteria (che insieme generano l’85% dei ricavi complessivi) restino un focus per Ferragamo e, insieme alla Cina, hanno contribuito ai buoni risultati del primo trimestre 2021. Infatti, a cambi costanti, le vendite di scarpe sono cresciute dell’11,9% rispetto ai primi tre mesi del 2020, quelle di pelletteria del 19,6% e quelle in area Asia-Pacific del 51,7%. Complessivamente i ricavi sono stati di 245 milioni di euro. In altre parole: +10,3% a cambi attuali e +13% a cambi costanti. L’Ebit sale a +7 milioni di euro rispetto ai -36 milioni di un anno fa.

 

 

La questione creativa

Le Divelec Lemmi ha confermato che un team creativo interno sta lavorando alla prossima collezione, pronta a settembre. Tuttavia, ha ammesso che “stiamo pensando ai prossimi passi, ma li comunicheremo quando saremo pronti”. La griffe sta ipotizzando, dunque, di nominare il successore di Paul Andrew al timone creativo? Pur rifiutando di fornire una prospettiva, la stessa CEO ha detto che il secondo trimestre sta “mostrando un’accelerazione rispetto al primo trimestre e rispetto al 2019” e che sarà fondamentale la ripresa del travel retail, specie in Europa. “Vogliamo far crescere la nostra top line in modo chiaro, e non gonfiarla con i fuori prezzo e le promozioni”. (mv)

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