I cinturini di Christian Zanaboni, da Milano al New York Times

I cinturini di Christian Zanaboni, da Milano al New York Times

“Riesco sempre ad inventare qualcosa per soddisfare il cliente”. In un mondo in cui si parla di metaverso, intelligenza artificiale e chat GPT, l’approccio dall’artigiano milanese Christian Zanaboni sembra di un’altra epoca. Non è nemmeno ciò che direbbe un imprenditore di una media e grande azienda: forse parlerebbe di visione, di programmi, di piani finanziari. Eppure la famiglia Zanaboni ha quasi 80 anni di attività alle spalle. Christian, 51 anni, realizza cinturini per orologi con la sua azienda Atelier del Cinturino.

L’atelier e la pelle

Christian Zanaboni fa tutto da solo. Produce circa 2.000 cinturini l’anno, che vende a un centinaio di clienti sparsi in tutta Italia. Poi ha facoltosi privati che gli chiedono cinturini personalizzati per i loro preziosi orologi. Possono sceglierne rivestimento, design, dimensioni, cuciture, forma della punta, fibbia, colore, impronta e persino la selezione della parte esatta di una pelle. “A volte ho clienti che vogliono creare un cinturino che valga più dell’orologio”, dice lo stesso Zanaboni al New York Times. Un cinturino compatibile per un orologio Cartier Ballon Bleu di 33 millimetri costa 160 euro se è in pelle di alligatore. Zanaboni utilizza pelli di squalo, struzzo, lama, bufalo, canguro e galuchat (una pelle di una particolare razza di squalo).

 

 

L’esperienza, la formazione

Christian Zanaboni aveva studiato per diventare riparatore di orologi. E ha lavorato per Cartier. Ma la troppa solitudine dell’attività lo ha indotto a cambiare strada. E nel 2014 ha rilevato l’attività di famiglia, l’Atelier del Cinturino. Nel 1945, suo nonno paterno, Giovanni Zanaboni, aprì un laboratorio che produceva fibbie e successivamente cinturini per orologi ad Arluno, vicino Milano. Il padre di Christian, Giuseppe, ha proseguito l’attività che poi è passata nelle mani del figlio. Che non nasconde le difficoltà ad esportare questi prodotti: “La dogana mi ha persino chiesto di specificare se lo struzzo dal quale è stata ricavata la pelle del cinturino fosse stato un esemplare maschio o femmina”. (mv)

Foto da Instagram

 

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