Il “solito” Hermès: quasi 3 miliardi il fatturato semestrale. “Eccezionale” l’Asia: +15%. Vola la pelletteria: +8%

Oltre le attese. Meglio di ogni previsione. Hermès chiude il primo semestre 2018 con ricavi consolidati in aumento dell’11% a valori costanti e del 5% a cambi correnti rispetto ai dati 2017, toccando quota 2,853 miliardi di euro. Nella prima metà dell’anno, il fatturato è aumentato in tutte le aree geografiche con l’Asia che continua “la sua performance eccezionale” registrando +15% a 1,4 miliardi e confermandosi mercato principale. Unico, parziale neo: il Giappone che si ferma al +7% (344,8 milioni). Il continente americano cresce di oltre il 12% (490 milioni). Proprio negli States, intanto, la maison ha deciso di aprire il suo primo pop-up store. L’obiettivo del punto vendita al 63 di Greene Street a New York, dedicato solo alle calzature, è quello “di testare collezioni e possibili nuovi mercati”. Nel Vecchio Continente, Hermès ha registrato un incremento semestrale del 7,4% (891,1 milioni), con la Francia che è cresciuta di circa un punto percentuale in più (+8,2% a 390,3 milioni). Volgendo invece lo sguardo alle linee di business, a dimostrarsi fondamentale è la pelletteria, che aumenta il giro d’affari dell’8%, grazie (ma non solo) alla “domanda molto elevata per i grandi classici e per le borse Roulis, Lindy e Cinhetic”. Per soddisfare la maggior richiesta di mercato, la capacità produttiva è aumentata con l’apertura del laboratorio manifatturiero di Allan, in Francia.

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