Il voto di vastità di Beccari: “In futuro voglio una LV enorme”

Il voto di vastità di Beccari: “In futuro voglio una LV enorme”

“Non pensate in grande, pensate enorme”. È il voto di vastità, citando Alessandro Bergonzoni, di Pietro Beccari, CEO di Louis Vuitton. Che poi spiega il perché: “Per arrivare lontano bisogna prendere rischi e non aver paura”. All’indomani del debutto di Pharrell Williams come direttore artistico del menswear di Louis Vuitton, Beccari parla della scelta del musicista, che non ha mai frequentato né una scuola di musica né un’accademia del fashion. E delle strategie per far crescere il marchio, re del lusso con i suoi 20 miliardi di euro di ricavi.

Il voto di vastità

Dal Corriere della Sera chiedono a Beccari “dove vede Louis Vuitton tra cinque anni o dieci anni”. “Il mio motto è non pensate in grande, pensate enorme. Per arrivare lontano – risponde – bisogna prendere rischi e non aver paura”. La sfida, secondo Beccari, è proprio trovare le strategie giuste per far crescere ancora il supermarchio del lusso. “L’etichetta ha ancora un enorme potenzialeaggiunge con Fashion Network, prima di fornire alcune indicazioni. “Sono qui da quattro mesi e abbiamo già sfilato tre volte. Penso che la mia strategia sia abbastanza chiara. Ci faremo ascoltare e vedere in tutte le principali città del mondo”

 

 

Perché proprio Williams

Beccari torna sulla scelta, per molti azzardata, di nominare Pharrell Williams erede di Virgil Abloh. “Perché Pharrell? Non credo che avrei potuto scegliere un designer mainstream. Avevo bisogno di qualcuno con un legame più forte con l’arte, che potesse toccare il cuore delle persone attraverso la musica e la moda, ma anche tramite delle collaborazioni”. Secondo il manager parmense “Tutto ciò che tocca Pharrell si trasforma in oro. Quindi, come direttore artistico è un esperimento, ma non un’assunzione di rischi”.

La pelle per Pharrell

Williams ha rivisitato l’iconica Speedy bag per farla diventare una It bag. “Ho fatto quello che per i contraffattori è impossibile. Ho usato una pelle incredibile, di una morbidezza irraggiungibile”, afferma il direttore artistico a GQ. Williams esprime ciò che è la vera forza di una griffe come Louis Vuitton, dove (quasi) tutto è realizzabile. “Con un team di 55 dipartimenti, 2.500 maestri artigiani e le risorse per realizzare qualunque visione tu abbia, nessuno ti risponde mai No. E se ti dicono no, è perché qualcosa è impossibile. Ma poi fanno di tutto per cercare di riuscirci” conclude Williams. (mv)

In foto, a sinistra Beccari (da Imagoeconomica), a destra Williams (dai social)

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