La conferma di Prada: la Cina c’è, vendite superiori al 2019

La conferma di Prada: la Cina c’è, vendite superiori al 2019

Il 2020 in Cina potrebbe essere molto migliore dell’anno scorso. È la conferma di Prada. Una conferma particolarmente rassicurante. Se non di più. Nonostante il lockdown cinese di inizio anno, infatti, secondo la griffe i consumi di lusso a Pechino e dintorni hanno mostrato nei mesi successivi un trend di recupero “vigoroso”. Al punto che oggi le vendite hanno superato “ampiamente” i livelli 2019. Le entrate registrate nel giorno del San Valentino cinese (25 agosto 2020) hanno battuto il record di incasso giornaliero della griffe.

La conferma di Prada

“La Cina è stata il primo Paese ad uscire dal lockdown. Abbiamo assistito alla classica ripresa a V con le vendite che sono tornate in territorio positivo già a fine  marzo dopo la riapertura dei nostri negozi. Il trend ha continuato ad accelerare nei mesi successivi fino a oltre il 60%” ha detto il CEO Patrizio Bertelli a Reuters. L’imprenditore ribadisce il concetto: “A oggi le vendite del gruppo in Cina hanno già ampiamente superato i livelli del 2019, evidenziando una crescita a doppia cifra da inizio anno”.

Non si fermerà

Il desiderio di acquistare beni di lusso da parte dei consumatori cinesi è un trend che, secondo le previsioni di Bertelli, potrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. Il successo di Prada in Cina riguarda sia le vendite presso i negozi fisici e sia attraverso il canale digitale. Già alla fine dello scorso luglio, durante la conference call con gli analisti per commentare i risultati del primo semestre 2020, la CFO Alessandra Cozzarini aveva detto che nella sola Cina continentale le vendite retail erano aumentate del 60% a giugno e del 66% a luglio. (mv)

Nella foto Shutterstock (2019), la boutique Prada di Chengdu, in Cina. Nel riquadro, Patrizio Bertelli (Imagoeconomica)

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