La Fase 2 del second hand secondo Valentino e The RealReal

La Fase 2 del second hand secondo Valentino e The RealReal

Second hand: Valentino vara la Fase 2 del suo progetto Vintage, mentre The RealReal chiude la Fase 1 della sua storia, accogliendo le dimissioni della fondatrice e CEO Julie Wainwright. E mentre la griffe romana ha anticipato che la Fase 3 del progetto prevede il coinvolgimento delle scuole di moda, il portale si mette in cerca di una nuova guida.

Valentino Vintage

Valentino ha dato il via alla Fase 2 del progetto Valentino Vintage. L’iniziativa è stata lanciata nell’ottobre 2021, quando il brand ha incoraggiato i possessori di modelli della griffe a portarli presso alcuni suoi selezionati negozi. Obiettivo: scambiarli in cambio di crediti da spendere per acquistare le nuove collezioni del marchio. Come spiega WWD, Valentino vede il progetto inserirsi nel contesto dell’economa circolare esplorando il fiorente mercato della rivendita e dell’usato.

La Fase 2

Per questa seconda fase del progetto, la fashion house controllata dal fondo Mayhoola ha deciso di offrire una selezione di capi vintage e di alcuni accessori provenienti dai suoi archivi in 4 negozi: Madame Pauline a Milano, The Vintage Dress a Tokyo, New York Vintage, La Fase 2 del second hand secondo a Los Angeles. Ogni capo è abbinato ad un documento con le informazioni disponibili. La terza fase, ha annunciato Valentino, coinvolgerà le scuole di moda.

 

 

L’addio della fondatrice

Nel frattempo, The RealReal deve affrontare le dimissioni con effetto immediato della sua fondatrice e attuale CEO Julie Wainwright che abbandonerà anche il ruolo di presidente e di membro del board. Resterà fino alla fine del 2022 con un ruolo di consulente nella piattaforma di rivendita che ha creato nel 2011. Nessun disaccordo sarebbe alla base delle dimissioni di Wainwright (fonte Fashion Network). Semplicemente, dice la diretta interessata, sarebbe arrivato il momento di lasciare spazio ai giovani. Affermazione che suona quasi incredibile e paradossale nella sua ovvietà, come dimostra, per esempio, la decisione di LVMH di prolungare fino agli 80 anni il mandato del suo deus ex machina, Bernard Arnault. (mv)

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