La fiducia nel futuro di LVMH è una questione di prezzi

La fiducia nel futuro di LVMH è una questione di prezzi

È tutta una questione di prezzi. Quelli delle azioni di LVMH (e del settore lusso), che mercoledì 17 sono cresciuti perché il mercato ha accolto positivamente la trimestrale del gigante del lusso. E quelli dei prodotti della stessa LVMH. Che non ha intenzione di giocare al ribasso. Il gruppo che fa capo alla famiglia Arnault non ha l’obiettivo di ridurre i listini pur di catturare i consumatori aspirazionali. Né tanto meno Louis Vuitton intende far spazio alla tela a discapito della pelle per abbassare i prezzi medi.

Una questione di prezzi

La divisione Moda e Pelletteria di LVMH ha aumentato in media i prezzi del 2% a livello mondiale nel corso del primo trimestre 2024. Lo ha detto durante la conference call con gli analisti il direttore finanziario Jean-Jacques Guiony. A suo dire la crescita di Louis Vuitton è stata “leggermente superiore” alla media della divisione (+2% a perimetro organico), mentre per Dior è stata “leggermente inferiore”. Tornando ai prezzi, Guiony ha dichiarato che il loro aumento non è in discussione. LVMH ha continuato a ritoccarli nel primo trimestre ed è disposta a sopportare un eventuale calo delle vendite. Guiony ha osservato che il taglio delle spese dei clienti aspirazionali non si deve all’offerta dei brand, ma all’inflazione in generale. “Finché sarà un fattore per questa fascia di clienti, non faremo miracoli e sostanzialmente ci aspettiamo solo un miglioramento graduale nei prossimi trimestri”.

 

Banner 728x90 nei post - B7

 

Quest’è

“Non c’è dubbio che il cliente aspirazionale debba adattarsi alla nuova normalità – ha continuato Guiony –. Ci vorrà del tempo affinché accettino il nuovo livello di prezzi”. Nel frattempo, Louis Vuitton scende a compromessi sulla pelle. Cioè non intende aumentare il perimetro di clienti con l’offerta di prodotti in tela canvas. Il mercato ha risposto positivamente alla trimestrale di LVMH, dicevamo. Gli analisti s’aspettavano il calo del 2% dei ricavi. Dopo il profit warning di Kering, c’era ansia sui dati di LVMH per verificare lo stato di salute del lusso . Dati che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo per cui gli investitori hanno continuato a scommettere sul lusso e sulla moda. Imprimendo ai titoli un andamento rialzista. (mv)

Foto da Facebook

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×