La paga e le missioni che attendono Guerra, ora che è CEO di Prada

La paga e le missioni che attendono Guerra, ora che è CEO di Prada

Per far posto al nuovo CEO di Prada Andrea Guerra, il gruppo ha disegnato una governance a sei teste, ognuna con poteri ben precisi. Come un sindaco con i suoi assessori. Prada ha comunicato ufficialmente alla Borsa di Hong Kong l’arrivo di Guerra (compresa la milionaria retribuzione). L’obiettivo della società di moda è “facilitare la crescita e lo sviluppo a lungo termine del gruppo”, sottolineando come i “servizi” di Guerra siano “importanti ed essenziali”.

La governance parcellizzata

Al nuovo CEO di Prada Andrea Guerra (nella foto) il compito di guidare la transizione del gruppo a Lorenzo Bertelli, figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli. Per far posto a Guerra, dal CdA Prada si è dimesso Stefano Simontacchi, presidente dello studio legale Bonelli Erede, consulente storico del gruppo. Patrizio Bertelli e Miuccia Prada hanno rinunciato al titolo condiviso di co-CEO, pur rimanendo amministratori esecutivi del CdA. Come precisa il sito Riparte l’Italia, ad aprile Bertelli diventerà presidente del gruppo, prendendo la poltrona attualmente occupata da Paolo Zannoni, che diventerà vicepresidente. La sesta testa della governance Prada, conteggiando Lorenzo Bertelli, è quella di Andrea Bonini, da marzo 2022 chief financial officer del gruppo.

 

 

Quanto e perché a Guerra

Dunque Bertelli e Prada hanno ridisegnato la struttura del gruppo, affidando ad ognuno dei compiti e dei ruoli ben precisi. Guerra sarà direttore esecutivo del CdA e per questo ruolo riceverà un compenso di 50.000 euro all’anno, che potrebbe variare. Inoltre, il manager riceverà una retribuzione mensile di circa 151.180 euro comprensiva di stipendio, benefit in natura, pensione, assistenza sanitaria e contributi TFR. Avrà inoltre diritto a un bonus discrezionale e ad altri incentivi. A pubblicare i dettagli è stato il gruppo Prada nella comunicazione alla borsa di Hong Kong riportata da WWD. Prada ha quantificato l’ammontare degli emolumenti alla luce della “rilevante esperienza e competenza, responsabilità e doveri di Guerra che contribuirà a rafforzare e guidare le operazioni del Gruppo e il suo ruolo esecutivo”. (mv)

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