Louis Vuitton è avvisato: per Gucci tutto è possibile. Anche portare i ricavi a quota 10 miliardi

I vertici di Gucci la strategia già ce l’hanno pronta. Al centro, of course, il prodotto. Quindi dimensioni del retail da aumentare del 3% annuo, favorendo la gestione diretta al wholesale e triplicando i volumi del canale digitale con aperture su nuovi mercati. E, quindi, continuare a investire nella creatività di Alessandro Michele, pur nell’equivoco commerciale delle linee streetwear: sono le più utili a favore di marketing, ma non sono il core business (rappresentano il 15% delle vendite). Le premesse, intanto, sono più che positive: lo dimostrano il programma di ristrutturazione del concept degli store, già in corso, e in maniera assai più evidente i risultati di vendita del 2017. Superata Hermès e agganciata Chanel, Gucci si prepara a riscrivere la gerarchia dell’hard luxury. Durante l’ultimo Investor Day, il ceo Marco Bizzarri, forte dei 6,2 miliardi del 2017, ha dichiarato che l’obiettivo della griffe è portare i ricavi annui a quota 10 miliardi. L’avversario di sempre è avvisato: Gucci vuole scavalcare Louis Vuitton al vertice della piramide del lusso.

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