MFW, i big dello stile spiegano la nuova eleganza maschile

MFW, i big dello stile spiegano la nuova eleganza maschile

La pandemia rallenta e la moda guadagna terreno. Una nuova eleganza maschile può affermarsi, ancora comoda ma più libera dal casual degli ultimi anni. I segnali giunti dalla fashion week milanese dimostrano che, dopo oltre un anno e mezzo tappati in casa, torna la voglia di scegliere con cura i capi. Spendere magari di più, ma per qualcosa di veramente bello e durevole, e l’ambiente ringrazia. Gli uomini sono pronti a indossare di nuovo la giacca, ma con leggerezza. Brunello Cucinelli, Giorgio Armani, Miuccia Prada, Glenn Martens e Walter Chiapponi spiegano perché.

La nuova eleganza maschile

“Dopo quasi due anni a far riunioni in felpa e look da casa si ha voglia di vestirsi bene, da mattina a sera, in tutte le occasioni – dice Brunello Cucinelli (primo da sinistra) a MFF –. Ci stiamo muovendo con i PIL del mondo in grande crescita. Se ci si muove su un PIL del +7-8%, è evidente che ci sia un grande fermento economico e desiderio. Per la nostra azienda ci immaginiamo una crescita attorno al 20%. L’anno scorso abbiamo perso il 10%, quindi andiamo verso il bilanciamento“.

 

 

Un’allure da riconquistare

Ma quello che ci attende non è un ritorno al classico, bensì una nuova epoca. “Non faccio moda, non lo farò mai – tuona dalle colonne de Il Sole 24 Ore Giorgio Armani (secondo da sinistra) –. Più vado avanti e più riesco solo a fare me stesso”. Certo, facile quando sei un genio del settore. Ma questa illuminazione arriva da una visione: “Faccio stile perché sono convinto che l’uomo debba avere una certa allure” continua Re Giorgio. Ecco che allora l’evento milanese spinge gli uomini a riconquistare quell’intangibile quid. Armani li aiuta a farlo servendo loro blazer, pantaloni, gilet, magliette ma anche camicie e gessati con bermuda. Classico, leggero, moderno.

Il mix della ripartenza

Ai mesi pesanti della pandemia la moda risponde con orgoglio e freschezza. Miuccia Prada (terza da sinistra) ha firmato la collezione Primavera-Estate 2022 con Raf Simons. La linea è “molto semplice, pratica, ma sempre elegante – racconta a MFF –. Tutto molto puro e semplice, non ci sono silhouette sovraccariche, sono le stesse in città e in spiaggia, appropriate ma in modi differenti”. Una libertà che Diesel celebra rivisitando e riproponendo il denim classico, attento alla sostenibilità. Capi che, come dichiara Glenn Martens (secondo da destra) al Corriere della Sera, “potrebbero essere acquistati meno frequentemente e indossati più a lungo“.

La pelle va in vacanza

E anche Tod’s punta sui propri modelli, quei sistemi iconici che l’hanno reso celebre. Codici che, come sottolinea il direttore creativo Walter Chiapponi a MFF, “sono talmente forti che credo ci sia solo da costruire ed espandere“. I volumi prendono il sopravvento, le suole crescono ma rimangono fedeli a sé stesse. La pelle sulle calzature e negli accessori abbraccia altri materiali, incrociando i colori, aprendo al contemporaneo ma tenendo saldo il timone in direzione del lusso. (art)

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