Prada tra revenge spending e acquisti di pelle (italiana al 78%)

Prada tra revenge spending e acquisti di pelle (italiana al 78%)

Revenge spending cinese anche per Prada. Dopo Furla, anche il marchio guidato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada annuncia il rimbalzo delle vendite a Pechino. Rimbalzo che non compensa, però, le perdite subite durante il lockdown. Intanto, pubblicando il Report CSR 2019, la griffe mette nero su bianco la sua modalità di approvvigionamento della materia prima. Prada acquista ogni anno quasi 30 milioni di piedi quadrati di pelle: il 78% è italiano.

Revenge spending cinese

Intervistato da Bloomberg TV, Patrizio Bertelli (nella foto) ha rivelato che le vendite di Prada in Cina sono cresciute “in modo significativo”. In altre parole, hanno registrato a maggio un tasso di aumento superiore al 10% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Ma, ha ammonito lo stesso Bertelli, è un risultato che è ancora lontano per compensare le perdite subite con la chiusura dei negozi. “Il mercato europeo dipende fortemente dal turismo – ha aggiunto l’imprenditore -. E il turismo riprenderà quando verrà sviluppato un vaccino”. Bertelli ha ribadito che non è nei piani dell’azienda il delisting, cioè l’uscita dalla Borsa: “Il nostro lavoro è focalizzato sullo sviluppo del marchio. Stiamo lavorando su nuovi prodotti, sull’espansione della nostra rete di vendita, sulla valorizzazione della tecnologia digitale”.

La pelle di Prada

Nel 2019 Prada ha acquistato 29,5 milioni di piedi quadrati di pelle, in leggero aumento rispetto a 2018 e 2017. Il 78% è italiano, il 4% di provenienza europea, il 18% arriva dal resto del mondo. Relativamente agli acquisti italiani: il 42% proviene dal Comprensorio di Santa Croce sull’Arno, il 40% da Arzignano, il 12% da Solofra e il 6% altrove. I dati sono contenuti all’interno della Relazione sulla Responsabilità Sociale 2019 pubblicata il 19 maggio. Il testo sottolinea il collegamento diretto tra Prada e il territorio italiano, considerato anche che la griffe ha collaborato complessivamente con 370 terzisti, di cui l’85% sono italiani.  (mv)

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