Rafforzare la filiera paga: Burberry ringrazia la pelletteria

Rafforzare la filiera paga: Burberry ringrazia la pelletteria

Burberry ringrazia la pelletteria. Nell’esercizio fiscale chiuso il primo aprile 2023, le vendite comparabili di pelletteria (prendendo in esame lo stesso numero di negozi) sono cresciute del 12%. Nel quarto trimestre hanno toccato il +15%, grazie alla ripresa della Cina. Per avere un termine di paragone, le vendite di capispalla, l’altra categoria forte del marchio, sono cresciute del 7% nell’intero anno. Gran parte dell’offerta di borse è stata introdotta dall’ex direttore creativo Riccardo Tisci. Burberry, ora, nutre grandi speranze per le proposte di Daniel Lee, il suo nuovo stilista. Saranno in negozio da settembre.

Rafforzare la filiera paga

Lo scorso novembre, Burberry ha avviato una fase di transizione per diventare “un moderno marchio di lusso britannico con un obiettivo a medio termine di aumentare le vendite a 4 miliardi di sterline”. Senza dimenticare “l’ambizione più a lungo termine di raggiungere i 5 miliardi di sterline”. Per sostenere lo sviluppo, il CEO Jonathan Akeroyd ha compiuto investimenti anche nella supply chain. Per esempio, l’acquisizione dell’attività da Pattern, che dovrebbe essere completata nell’anno fiscale in corso. “Abbiamo anche riunito i nostri team di supply chain e di sviluppo prodotto sotto la guida di un nuovo Chief Supply Chain and Industrial Officer per favorire una maggiore connettività, garantendo al contempo la responsabilità della consegna end-to-end” scrive l’azienda.

 

 

Burberry ringrazia la pelletteria

La pelletteria è cruciale nei piani di sviluppo di Burberry. I risultati ottenuti durante l’esercizio 2022-2023 vengono attribuiti dal marchio “alla continua crescita delle borse da donna, in particolare dei modelli Lola (nella foto) e Frances e al lancio della linea vintage Burberry Check”. Complessivamente, la griffe britannica ha chiuso l’esercizio con ricavi pari a 3,094 miliardi di sterline. Significa il +10% rispetto all’esercizio precedente, nonostante quest’ultimo avesse 53 settimane contro le 52 del bilancio in questione. In un confronto a 52 settimane e a tassi di cambio costanti, i ricavi sono aumentati del 5%. L’utile ante imposte è salito del 24% a 634 milioni. (mv)

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